Taxi, TEA: Commissione europea propone estensione norme UE in materia di trasparenza fiscale alle piattaforme digitali

“Accogliamo con favore la proposta della Commissione europea volta a far sì che le autorità fiscali degli Stati membri scambino automaticamente informazioni sui ricavi generati da coloro che traggono profitto dalle piattaforme online come Uber. È un importante passo avanti, nell’attesa di regole sulla tassazione dell’economia digitale”.

(Prima Pagina News)
Venerdì 17 Luglio 2020
Roma - 17 lug 2020 (Prima Pagina News)

“Accogliamo con favore la proposta della Commissione europea volta a far sì che le autorità fiscali degli Stati membri scambino automaticamente informazioni sui ricavi generati da coloro che traggono profitto dalle piattaforme online come Uber. È un importante passo avanti, nell’attesa di regole sulla tassazione dell’economia digitale”.

 Ieri la Commissione europea ha adottato un nuovo pacchetto fiscale per garantire che la politica dell'UE in materia di tassazione sostenga la ripresa economica e la crescita a lungo termine dell'Europa.

Il pacchetto contiene la proposta sulla cooperazione amministrativa (DAC 7), che estende le norme dell'UE in materia di trasparenza fiscale alle piattaforme digitali, in modo che coloro che fanno profitto con la vendita di beni o servizi sulle piattaforme paghino anch'essi una giusta quota di tasse.

La nuova proposta garantirà che gli Stati membri scambino automaticamente informazioni sui ricavi generati dai venditori sulle piattaforme online.

La proposta intende inoltre rafforzare e chiarire le norme in altri ambiti in cui gli Stati membri collaborano per lottare contro gli abusi fiscali, ad esempio mediante controlli fiscali congiunti.

La proposta della Commissione introduce quindi obblighi di rendicontazione uniformi per le piattaforme digitali sui redditi guadagnati da coloro che vendono beni o servizi attraverso queste piattaforme.

Le piattaforme segnaleranno solo in uno Stato membro selezionato e solo una volta all'anno e gli Stati membri scambieranno successivamente le informazioni comunicate, così da poter identificare quando le imposte dalle transazioni tramite piattaforme sono dovute.

Questa proposta stabilisce solo regole di segnalazione per combattere la frode fiscale e non regole su come tassare il reddito dei servizi digitali, le cui relative discussioni si stanno svolgendo a livello di OCSE. Così in una nota,  Loreno Bittarelli, Vicepresidente di TEA (Taxi Europe Alliance).


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