Tennis, Internazionali Bnl di Roma, Djokovic: "Sfida con Rafa Nadal resta quella definitiva sulla terra battuta"

"Grandioso superare record di Sampras, ora sorpassare Roger Federer è la mia motivazione"

(Prima Pagina News)
Lunedì 14 Settembre 2020
Roma - 14 set 2020 (Prima Pagina News)

"Grandioso superare record di Sampras, ora sorpassare Roger Federer è la mia motivazione"

Il match contro "Rafa Nadal rimane la sfida definitiva sulla terra battuta". Lo ha detto il tennista serbo Novak Djokovic, nel corso della teleconferenza stampa al Foro Italico per gli Internazionali Bnl, a cui prenderà parte per rimediare alla squalifica all'U.S. Open e non solo. Tra i traguardi che raggiungerà, infatti, c'è il superamento del record stabilito da Pete Sampras come primo classificato in ATP. Il record, che porterà Djokovic dietro Roger Federer, sarà superato il 21 settembre, quando si disputeranno le finali del torneo. "Superare il record di Pete Sampras, che è stato un idolo, è grandioso e quel record dimostra quanto fosse duro in campo, fisicamente e mentalmente. Ora sorpassare il record di Roger Federer e vincere più Slam possibili è la mia motivazione". Per quanto riguarda la sua squalifica all'U.S. Open, avvenuta per aver colpito con la palla la giudice di linea Laura Clark, Djokovic ha detto che un episodio del genere "è capitato a tanti altri giocatori", e di essere andato a cercare la donna, per verificare le sue condizioni. "Era spaventata ma non si era fatta male", ha detto. "E' stata una delusione finire l'U.S. Open in quel modo", ha proseguito, "mi sentivo bene, pronto da ogni punto di vista, è stato decisamente involontario, ma quando colpisci una palla così come ho fatto io c'è la possibilità che colpisci qualcuno in campo". Ad una domanda in cui gli è stato chiesto se la squalifica fosse esagerata, Djokovic ha replicato: "Le regole sono chiare, l'ho accettato". "A volte situazioni come queste capitano, e non posso promettere che non succedano più - ha proseguito - ma posso promettere che farò il massimo perche' non si ripetano. Cercherò di prenderla il più profondamente possibile come una lezione, gestire le emozioni è sempre stato un aspetto importante nella mia carriera"."Per me - ha continuato - è un bene che ci sia un torneo subito. Prima torno a giocare, prima posso mettermi alle spalle il ricordo di quello che e' successo con Carreno Busta". Con la squalifica di Djokovic e la mancata presenza sia di Federer sia di Nadal - rarità dal 2005 per i Favolosi 4, contando anche Murray - il torneo è andato a Dominic Thiem che, con Safin, Cilic, Wawrinka e Del Poto compone il gruppo di coloro che sono stati capaci di porre un freno alla lista di vittorie riportate dai tennisti più forti degli ultimi vent'anni. La finale dell'U.S. Open, in cui Thiem ha sconfitto Zverev, è stata seguita in televisione da Djokovic. "Ho visto in diretta la finale fino alla fine del quarto set. Zverev è stato impressionante nei primi due set, complimenti a lui e anche a Dominic, perdere tre finali dello Slam, iniziare così nella quarta e vincere è notevole. Alla fine potevi renderti conto di quanto entrambi volessero quella vittoria ma senza mai mancarsi di rispetto. Hanno mostrato grande stima e la loro grande amicizia, è un bel messaggio per il tennis".


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