Trentino Alto Adige-Russia: cresce interscambio ma cala export

Fallico (Pres. Conoscere Eurasia e Banca Intesa Russia): "Russia rimane Paese strategico e decisivo per sbocco in Eurasia e Cina".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 18 Settembre 2019
Trento - 18 set 2019 (Prima Pagina News)

Fallico (Pres. Conoscere Eurasia e Banca Intesa Russia): "Russia rimane Paese strategico e decisivo per sbocco in Eurasia e Cina".

Cresce l’interscambio ma cala l’export regionale. È la sintesi dei rapporti commerciali tra Trentino Alto Adige e Russia nel primo semestre di quest’anno, emersa oggi in apertura del V seminario italo russo in corso a Trento organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress, Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, Provincia autonoma di Trento, Confindustria Trento e Trentino Sviluppo con il sostegno di Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia. Specificamente, secondo i dati Istat dei primi sei mesi elaborati da Conoscere Eurasia, l’interscambio tra la regione e Mosca supera i 62 milioni di euro, in aumento dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2018. Un risultato positivo dovuto all’impennata delle importazioni che sono complessivamente raddoppiate nel semestre considerato: quasi 21 milioni di euro e una variazione positiva del 105,4%. Questo dimostra la possibilità di uno sviluppo positivo anche in situazioni difficili. In diminuzione, invece, l’export che performa negativamente sia a livello regionale (41,3 milioni di euro, -12,2%), che delle due Province. Infatti, se Bolzano perde quasi il 5% delle vendite in Russia (a quota 20,8 milioni di euro), le esportazioni trentine si fermano a 20,5 milioni di euro, con un calo in doppia cifra: -18,6%. Per Antonio Fallico, presidente di Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia: “La crescita dell’interscambio tra la Russia e il Trentino Alto Adige dimostra le potenzialità esistenti dei rapporti economici e commerciali bilaterali. I dati negativi delle esportazioni delle due Province dei primi 6 mesi di quest’anno, in controtendenza rispetto al dato nazionale, vanno inquadrati in uno scenario di generale sfiducia delle imprese generato dalla crisi geopolitica in corso. Ciò nonostante, e in attesa di un cambiamento della politica internazionale dopo le dichiarazioni di apertura nel recente G7 a Biarritz, la Russia continua ad essere non solo un Paese strategico ma anche un mercato decisivo di sbocco verso la grande Eurasia e verso la Cina. Oggi la diplomazia del business ha un ruolo di primissimo piano da svolgere in vista di uno sblocco delle tensioni attuali, per andare verso uno sviluppo economico e sociale armonico, attraverso una cooperazione economica proficua per le imprese”. Tra i settori dell’export regionale che trascinano in terreno negativo le vendite verso la Russia, emerge quello dei macchinari e degli apparecchi, calato del 31,5%, ma anche quello dell’elettronica (-62%). In recupero, invece, l’export di prodotti alimentari e bevande che, nel primo semestre, aumentano del 36,5% per un valore di circa 5,2 milioni di euro.


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