Ucraina, Gen. Camporini: "Su Azovstal Capuozzo ha preso una cantonata, non c'è nulla là sotto"
"Improbabile un qualsiasi uso dell'arma nucleare: né strategica, né tattica. Che senso avrebbe buttare delle armi nucleari su un territorio di cui poi mi impossesserò? Mi sembra una follia".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 18 Maggio 2022
Roma - 18 mag 2022 (Prima Pagina News)
"Improbabile un qualsiasi uso dell'arma nucleare: né strategica, né tattica. Che senso avrebbe buttare delle armi nucleari su un territorio di cui poi mi impossesserò? Mi sembra una follia".
Mentre i tanti combattenti del battaglione Azov rispondono all'ordine di resa da parte di Kiev, non sembrano trovare conferma alcune delle ipotesi su ciò che si poteva celare sotto all’acciaieria Azovstal: da agenti di altre nazioni occidentali, a segreti militari da dover nascondere.

Il generale Vincenzo Camporini, intervistato dal podcast BlackList, partner del magazine Mow ricorda, infatti, che “Toni Capuozzo ha preso una cantonata che non finisce più. Là sotto non c’è niente, altrimenti i russi non avrebbero bombardato così, avrebbero voluto le prove”. E sulle pagine del magazine lifestyle di AM Network, l'alto ufficiale dell'esercito italiano, dettaglia circa eventuali evoluzioni del conflitto ai bordi dei confini europei, nella regione dell'autoproclamata Transnitria: “Non c’è stato un avanzamento perché le forze russe che sono stazionate in transnistria, che sono lì dal 1991, dalla fine dell’Unione Sovietica, sono in realtà delle forze che hanno un compito presidiario e non hanno una capacità operativa tale da poter essere impiegate in campo aperto - queste le parole del generale Camporini su mowmag.com - costituiscono comunque un problema, nel senso che i pianificatori ucraini non possono ignorarle e per cui devono tenere immobilizzate delle truppe in modo tale da scongiurare anche qualche colpo di testa. Quindi si sottraggono queste forze allo sforzo principale, che è quello di contrastare l’azione russa nel Donbass”.

Come è pubblicato sul magazine Mow, il gen. Vincenzo Camporini durante l'intervista concessa durante il podcast, ha anche evidenziato l'eventuale pericolo di attacco con armi nucleari: “non ho mai ritenuto possibile o probabile un qualsiasi uso dell’arma nucleare, né ovviamente di quella strategica (che di fatto è solo un deterrente) né di quella tattica, che su un territorio come quello l’Ucraina avrebbe controindicazioni tali da renderla assolutamente non praticabile: è ovvio che Putin ambisce ad acquisire parti del territorio ucraino. Avrebbe senso buttare delle armi nucleari su un territorio di cui poi mi impossesserò? Voglio impossessarmi di una landa desolata inabitabile per decenni? Mi sembra una follia tale, che neanche la mente più perversa può pensare”.

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