Vaticano, Cardinale Angelo Comastri: “Nelle vibranti pagine di Salvatore Nunnari la grande attenzione mariana”
Fresco di stampa “Luce ai miei passi”, edito dalla Gesualdo Edizione, il nuovo saggio di Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo Emerito della Diocesi di Cosenza e protagonista indimenticato e di primissimo piano della famosa Rivolta dei Boia Chi Molla a Reggio Calabria. L’introduzione del volume è del giornalista RAI Antonio Scoppettuolo. Questa che segue è invece la prefazione del Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Arciprete della Basilica Papale di San Pietro
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Venerdì 11 Dicembre 2020
Roma - 11 dic 2020 (Prima Pagina News)
Fresco di stampa “Luce ai miei passi”, edito dalla Gesualdo Edizione, il nuovo saggio di Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo Emerito della Diocesi di Cosenza e protagonista indimenticato e di primissimo piano della famosa Rivolta dei Boia Chi Molla a Reggio Calabria. L’introduzione del volume è del giornalista RAI Antonio Scoppettuolo. Questa che segue è invece la prefazione del Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Arciprete della Basilica Papale di San Pietro

“Ho letto con tanta edificazione la raccolta delle omelie sgorgate dal cuore dell’Arcivescovo Salvatore Nunnari. Innanzitutto, mi sembra giusto sottolineare l’impegno doveroso di conservare la memoria di quello che il Signore ci dona.

E, attraverso il ministero episcopale di Mons. Salvatore Nunnari, Gesù ha parlato e si è reso vivo nella storia delle Chiese di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia e di Cosenza-Bisignano. Fate bene a conservare la memoria di questo dono! Ma, in modo particolare, ho raccolto l’ispirazione e l’attenzione mariana che emerge da queste vibranti pagine.

Nella Solennità della Madonna della Madonna del Pilerio (12 febbraio 2006), l’Arcivescovo dice: “Viviamo in una società confusa e dispersiva, dove si fa sempre più fatica a vivere i valori semplici e veri della vita, quali la verità, l’amore ai fratelli, l’interiorità e il dono di sé. Dobbiamo perciò sentire il bisogno di autenticità e di ritrovare noi stessi, di riscoprire le gioie più semplici, il valore spirituale della vita quotidiana la preziosità del silenzio e della contemplazione. Dentro la povera casa di Nazareth, Maria fece questa splendida esperienza che Paolo VI, in un suo discorso tenuto dentro le reliquie di quella casa, così descrive: "Qui tutto ha una voce, tutto ha un significato. Qui, a questa scuola, certo comprendiamo perché dobbiamo tenere una disciplina spirituale, se vogliamo seguire la dottrina del Vangelo e diventare discepoli del Cristo. Oh! come volentieri vorremmo ritornare fanciulli e metterci a questa umile e sublime scuola di Nazareth! Quanto ardentemente desidereremmo di ricominciare, vicino a Maria, ad apprendere la vera scienza della vita e la superiore sapienza delle verità divine!”.

Alla scuola di Maria si impara la gioia dell’obbedienza, la bellezza del cuore limpido, la grandezza dell’umiltà. Per questo motivo, l’Arcivescovo Nunnari ha sempre tenuto fisso lo sguardo su Maria: e ha invitato tutti a convergere in questa direzione. Un altro tema ricorrente nelle omelie è il tema eucaristico. Nell’Eucaristia si rende presente lo stesso infinito Amore che bruciava nel Cuore di Gesù quando dava la vita per noi sulla Croce. Se il nostro cuore si sintonizza con il Cuore di Gesù - e questo deve accadere in ogni Eucaristia - allora tutto cambia e noi diventiamo vetri puliti, che lasciano passare la luce: la Luce che è Gesù.

Così esorta l’Arcivescovo Nunnari nell’omelia del Giovedì Santo del 2007: “Con Cristo non c’è più la lotta dell’uno contro l’altro, dell’indigeno contro il forestiero, del ricco contro il povero o del povero contro il ricco; non c’è più Caino che uccide il fratello Abele, non c’è il fratello che giudica il fratello. Tutti si è chiamati all’incontro con Lui e all’incontro degli uni con gli altri, fino a diventare tutti uno in Cristo. Una sola lotta, inesorabile e quotidiana, si combatte con Cristo: quella del bene contro il male, della verità contro la menzogna, dell’Uomo contro Satana.

Lanza del Vasto fa dire all’apostolo Giovanni in un suo romanzo ‘Tutti noi siamo disposti sui raggi di una ruota di cui Gesù è l’asse. Quanto più ci avviciniamo all’asse tanto più siamo vicini fra di noi e si avvertono di meno le asperità della strada’. Vicino all’asse. La poca e nulla comunione tra noi laici, presbiteri, religiosi segna la lontananza dell’asse. Recuperiamo le distanze, facendo lavorare le ginocchia: prostrati ti adoriamo!”.

Mi fermo qui. Leggete, meditate e fate rivivere queste omelie sgorgate da un cuore appassionato: un cuore donato a Gesù e desideroso soltanto di donare Gesù di cui tutti abbiamo sempre bisogno. Grazie, caro confratello Salvatore Nunnari, Arcivescovo Emerito di Cosenza-Bisignano! Grazie di cuore”.

Card. Angelo Comastri

Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano Arciprete della Basilica Papale di San Pietro


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