“La Calabria italiana ha due pandemie: #Covid e la mafia”, la Bbc sceglie Santo Gioffrè, testimonial del coraggio
Un lungo reportage TV della Bbc News, firmato da Mark Lowen racconta oggi lo sfascio della sanità in Calabria e propone al suo pubblico internazionale le dichiarazioni coraggiosissime del medico scrittore Santo Gioffrè sulla “Contabilità orale” e sulle fatture milionarie pagate anche tre volte dalle Asl calabresi a strutture private.
(Prima Pagina News)
Lunedì 30 Novembre 2020
Catanzaro - 30 nov 2020 (Prima Pagina News)
Un lungo reportage TV della Bbc News, firmato da Mark Lowen racconta oggi lo sfascio della sanità in Calabria e propone al suo pubblico internazionale le dichiarazioni coraggiosissime del medico scrittore Santo Gioffrè sulla “Contabilità orale” e sulle fatture milionarie pagate anche tre volte dalle Asl calabresi a strutture private.
Dice il medico scrittore Santo Gioffrè alle telecamere di Bbc News: “Non potevamo pagare i creditori e c'erano conti falsi. Mentre la mafia si è arricchita, ora non abbiamo ospedali, né sistema sanitario, siamo in emergenza”.

Per l’autore del reportage Mark Lowen “In questo angolo d'Italia sfregiato, il virus ha messo a nudo il suo fragile cuore”.

Intanto per milioni di telespettatori del Regno Unito, ma sono altrettanti negli Usa e nel resto dell’Europa, il reportage della BBC News riporta alla ribalta l’immagina degradata di una Calabria che sembra davvero una delle terre “ultime” del mondo, dove Covid e Mafia hanno praticamente divorato tutto ciò che sembrava esistere e stare in salute.

E in una intervista esclusiva che Bbc News presenta con grande enfasi, il medico scrittore di Seminara, suo paese di origine, racconta le mille peripezie subite nel corso del suo incarico come Commissario dell’Asl di Reggio Calabria dove quando è arrivato lui esisteva soltanto una “contabilità orale”, nulla di scritto, nulla di legalmente serio, e dove una mattina stava per rimborsare ai titolari di una struttura privata una fattura di 6 milioni di euro, non dovuta a nessuno, perché già pagata.

Lui allora informa la magistratura, informa lo Stato, chiama a raccolta il mondo del giornalismo, e la sola risposta concreta che riceve a caldo è la sua immediata defenestrazione dall’incarico perché l’Anac, guidata allora dal presidente Raffaele Cantone- scopre che anni prima lui era stato consigliere comunale di minoranza del suo paesino della piana di Gioia Tauro, e quindi come tale il suo incarico di commissario della sanità a Reggio era incompatibile.

Lo mandano dunque a casa, ma sbagliando i conti. Infatti, chi immaginava che il medico scrittore avrebbe accettato in silenzio questa vicenda si rende conto col tempo che forse sarebbe stato meglio lasciarlo al suo posto.

Oggi il dr. Santo Gioffrè è diventato, suo malgrado, incoa della legalità in tutto il mondo, ma soprattutto testimonial di grande coraggio individuale, perché da oggi in poi quando si parlerà della sanità calabrese e della “contabilità orale” dei bilanci milionari delle Asl calabresi si parlerà per forza di cose di lui, della sua cocciutaggine, e del suo estremo coraggio.

L’intervista della Bbc News oggi gli rende merito di tutto quello che ha fatto in questi anni al servizio della sua terra.

La penserà allo stesso modo il ministro Roberto Speranza? Sappiamo solo che i due erano anche grandi amici, un tempo, quando insieme facevamo politica nello stesso partito di sinistra: ma poi, forse, andando al Governo il giovane ministro Speranza- con tutti gli impegni istituzionali del suo dicastero- avrà certamente perso per strada pezzi importanti dei suoi ricordi passati, e quindi forse anche una parte importante dei suoi amici più cari. Ma la politica da sempre riserve amarezze di questo genere.

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