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Il popolo di Sanremo non dimentichi Simonetta Tavanti, la prima regista donna del Festival della canzone italiana
Il popolo di Sanremo non dimentichi Simonetta Tavanti, la prima regista donna del Festival della canzone italiana
Mentre in queste ore, in tutto il mondo, non si fa altro che parlare e commentare gli ascolti record del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, punte mai registrate prima d’ora, Riccardo Laganà, Consigliere d’Amministrazione della RAI, trova il modo (subliminale e garbatissimo per la verità) per ricordare a milioni di italiani che per tre sere di seguito hanno seguito fino a tarda ora la grande kermesse musicale di quest’anno, che l’Edizione 2020 del Festival sarebbe stata l’occasione migliore di ricordare e celebrare quella che è stata la prima regista donna della storia del Festival di Sanremo, e ne fa espressamente il nome, che è quello di Simonetta Tavanti. “Nel Festival che festeggia le donne, che ricorda la sua storia e che certifica un grande successo anche grazie alle tante professionalità RAI -sottolinea Riccardo Laganà-, credo sia doveroso ricordare Simonetta Tavanti, storica regista RAI, la prima e unica donna alla guida del Festival. Simonetta realizzò in modo magistrale la regia della quarantottesima edizione della kermesse della canzone italiana. A nome di tutte le dipendenti e i dipendenti RAI – scrive ancora sul suo profilo Fb il Consigliere d’Amministrazione della Rai- il mio grazie per la tua esemplare dedizione, passione e competenza”. Un ennesimo inno alle donne del Festival, dunque, che va ad aggiungersi ai tanti già proclamati nelle sere passate dallo stesso Amadeus, con la complicità sottile e straordinariamente efficace di uno straordinario uomo di spettacolo quale è da sempre Fiorello. Simonetta Tavanti, dunque, prima regista donna della 48^Edizione del Festival di Sanremo: Correva l’anno 1998, e alle 9 in punto della sera del 24 febbraio 1998 a dare il via alla sigla di apertura del Festival, ben cinque puntate, sarà proprio lei, questa ragazzona d’altri tempi che è diventata poi, negli anni e nei fatti, un pezzo fondamentale della storia della TV di Stato. Riccardo Laganà non poteva fare di meglio, anzi non poteva scegliere di meglio come testimonial ideale di questo Festival, idealmente così tutto dedicato al femminile, e dove per la prima volta quello che più conta non è tanto la bellezza fisica delle donne che si alternano sul palcoscenico dell’Ariston, quanto invece la qualità e il livello della loro formazione e della loro professionalità. 48^Edizione del Festival di Sanremo, dunque, lo spettacolo portava la firma di Sergio Bardotti e Carla Vistarini, la direzione musicale era di Gianfranco Lombardi, Arnaldo Virgili, e Antonio Nocera, con un grande Raimondo Vianello alla guida del Festival, e con lui sul palco dell’Ariston due magnifiche artiste, Eva Herzigova e Veronica Pivetti. Ascolti record, quasi 13 milioni di italiani per sera, uno share che variava dal 48,27% al 54,47%, e la regia era proprio di Simonetta Tavanti. Ma i giornali del tempo non diedero a questo “avvenimento” lo spazio e il clamore che avrebbe invece avuto oggi. La scenografia del Festival era di Armando Nobili, il Direttore della fotografia Franco A. Ferrari, l'ottimizzazione di Laura Stefanucci, mentre la Direzione e l’organizzazione tecnica della Produzione era di Claudio Fabrizi. Quell’anno, parallelamente alla giuria demoscopica, venne insediata anche una giuria specializzata, c’erano Vincenzo Cerami, Michael Nyman, Celso Valli, Monique Vaute, Roberto Vecchioni, che ebbero il compito di premiare il miglior testo in gara, la miglior musica e il miglior arrangiamento tra le canzoni del Festival. Sul palcoscenico dell’Ariston invece venne chiamata a suonare l’Orchestra di Musica Leggera del Centro di Produzione Tv di Roma della Rai, che allora era composta da 48 elementi, ai quali si aggiunsero per la prima volta 8 coristi. A vincere il Festival, Annalisa Minetti con “Senza te o con te”, seguita da Antonella Ruggiero, terza Lisa, e la Piccola Orchestra Avion Travel conquista il Premio della critica. Un’altra Rai, insomma, una Rai che oggi non c’è più, ma senza quella Rai lì, non avremmo mai avuto i successi e gli ascolti della Rai di queste ore e di questi giorni. Non solo Sanremo, ma Simonetta Tavanti -ricordano in RAI- è stata anche per anni la regista de "La Prova del cuoco" fortunatissimo programma di Raiuno condotto da Antonella Clerici”. Nata a Roma il 22 novembre 1949, Simonetta incomincia a lavorare in Rai prima come aiuto regista e poi come regista, un lungo e meraviglioso percorso professionale costellato da mille successi diversi e da traguardi che un tempo era difficili da immaginare per una donna del suo mondo. Oggi che Simonetta ha lasciato la Rai per godersi i suoi nipoti e il suo meritato riposo, di lei nelle Teche Rai rimangono indelebili, e stratificati dalla memoria digitale, tutti i suoi programmi di rete che hanno fatto la storia stessa della grande Rai, “Domani sposi”, con Giancarlo Magalli, “La notte di Ercolano” in prima serata da Ercolano con i filmati di Pupi Avati, quattro diverse edizioni di “Domenica in” insieme a Mara Venier, tantissimi speciali in prima serata con lo staff di “Domenica in”, “Faccia tosta”, con Alfredo Cerruti, Marco Luci, Federico Moccia, Ugo Porcelli, Pinuccio Pirazzoli, in conduzione Teo Teocoli Luca Giurato e Wendy Windham , “Il paese delle meraviglie”, con Ivano Balduini, Giuliano Caputi, Aldo Piro, Maurizio Ventriglia, Marco Zavattini, in conduzione Pippo Franco e Melba Ruffo, e infine “Sanremo Top 1998”, con Sergio Bardotti, Gloria Brunetti, Gianfranco Lombardi, in conduzione Carlo Conti, Veronica Pivetti e Tiberio Timperi. Una vera star del mondo della televisione, una di quelle star che ha sempre vissuto nell’ombra, perché sui banchi regia non batte mai il sole, ma è in questi minuscoli spazi illuminati dai monitor che si celebra il rito tradizionale dello spettacolo televisivo. Di questo mondo Simonetta Tanta, e ha fatto benissimo Riccardo Laganà a ricordarcelo, è stata una vera icona”.