Libri: in uscita la nuova edizione di "Cortile a Cleopatra", di Fausta Cialente
Apparso per la prima volta nel 1936, torna dal 7 aprile in una nuova edizione il romanzo che fece conoscere al grande pubblico una delle scrittrici fondamentali del Novecento.
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Mercoledì 23 Marzo 2022
Roma - 23 mar 2022 (Prima Pagina News)
Apparso per la prima volta nel 1936, torna dal 7 aprile in una nuova edizione il romanzo che fece conoscere al grande pubblico una delle scrittrici fondamentali del Novecento.
Torna nelle librerie dal 7 aprile "Cortile a Cleopatra", il libro che rese Fausta Cialente una delle più importanti scrittrici del secolo scorso. La nuova edizione del libro, in uscita per La Nave di Teseo, è corredata dalla prefazione firmata da Melania G. Mazzucco.

Cleopatra è un quartiere di Alessandria d’Egitto: qui, in un cortile circondato di casupole corrose dal vento e dal salmastro, vive una variopinta dolorosa umanità, in pace sostanzialmente, nonostante la diversità religiosa ed etnica, ancorché straziata dalla difficoltà di vivere, tra le penurie, le invidie, le rivalità e le gelosie che si coagulano intorno alla figura di Marco; il bel Marco, un po' ribelle, un po’ sognatore, un po’ fannullone, figliol prodigo che torna, dopo anni, dalla madre.

Sarà lui, con il suo comportamento innocente ed egoista, a far scattare la catarsi del dramma, sotto il sole tropicale, nel brulichio di colori, di profumi, di luci e di ombre lunghe.

"Si fece ombra con le mani sugli occhi e guardò a est, e poi verso terra la stazione di Cleopatra. Le case intorno al cortile erano le ultime sulla spiaggia, sull’orlo della scarpata, sole in mezzo all’ondulazione dei terrapieni deserti; piccole e basse, pitturate all’esterno di un rosa stinto e scalcinato, animato dallo svolazzare dei bucati tesi a festoni, in alto sui terrazzi. I fiori crescevano un po’ dappertutto, lungo i muri, lungo i pali, intorno alle porte ed alle finestre. In mezzo si vedeva sorgere la testa verde del fico".

Fausta Cialente (Cagliari, 1898 - Pangbourne, 1994), figlia di madre triestina alto borghese e padre abruzzese e militare. Nel 1921 sposa il compositore e agente di Borsa Enrico Terni, dal quale avrà una figlia, e con lui si trasferisce in Egitto, dove vive ventisei anni. Ha scritto alcuni dei più bei romanzi del nostro Novecento – Ballata levantina (1961) e Un inverno freddissimo (1966) – affreschi pieni di vita di altri mondi e altri tempi, e se l’Egitto è il filo conduttore di gran parte della sua produzione letteraria, sono le donne il tema centrale della sua riflessione e della sua scrittura.

Nel 1976 si aggiudica il Premio Strega, con Le quattro ragazze Wieselberger, ripubblicato con Natalia da La Tartaruga edizioni. Di alto valore artistico anche la sua attività di traduttrice, fra cui Henry James (Giro di vite) e il ciclo di Louisa May Alcott, Piccole donne, Piccole donne crescono e Piccoli uomini.

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