Rai, Speciale TV dedicato a Craxi, dopo il film di Amelio il TG2 di Sangiuliano ci riporta questa sera alla storia

Gennaro Sangiuliano, direttore del TG2 e autore di pregevoli biografie storiche, non si smentisce neanche questa volta e, consapevole del grande effetto mediatico che sta producendo in queste ore Hammamet, l’ultimo film del regista Gianni Amelio, e che a vent’anni esatti dalla morte di Bettino Craxi ripropone uno spaccato degli ultimi anni di vita dello statista italiano, questa sera propone invece la “sua” lettura su Craxi, in uno speciale che andrà in onda questa sera a partire dalle 23.30 su Rai2.

di Maurizio Pizzuto
Sabato 11 Gennaio 2020
Roma - 11 gen 2020 (Prima Pagina News)

Gennaro Sangiuliano, direttore del TG2 e autore di pregevoli biografie storiche, non si smentisce neanche questa volta e, consapevole del grande effetto mediatico che sta producendo in queste ore Hammamet, l’ultimo film del regista Gianni Amelio, e che a vent’anni esatti dalla morte di Bettino Craxi ripropone uno spaccato degli ultimi anni di vita dello statista italiano, questa sera propone invece la “sua” lettura su Craxi, in uno speciale che andrà in onda questa sera a partire dalle 23.30 su Rai2.

Il titolo dello speciale TG2 è quasi scontato, "Bettino Craxi", ma non poteva che essere così, perché il tema dell’argomento, la storia del personaggio, il racconto di quella che per molti rimarrà ancora una profonda “ferita istituzionale”, sono così “comuni” nella coscienza degli italiani e nella memoria storica del Paese da non dovere aggiungere altro, e Gennaro Sangiuliano dall’alto del suo ruolo professionale lo intuisce così bene che del suo “Speciale Dossier TG2” ne fa questa sera un saggio storico e quasi antropologico, assolutamente importante non solo per Rai2, ma per la storia del Paese più in generale.

E’ una nota ufficiale della Rai che anticipa nei dettagli i tanti contenuti dello Speciale, che ripercorre la vita, l'esperienza umana e politica, l'ascesa e il declino del leader socialista, a vent'anni dalla sua morte ad Hammamet: i primi passi a Milano nella politica, gli anni della scalata nel partito, a cui diede una nuova identità riformista e che rilanciò facendosi largo tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista, e nel paese. Craxi fu il primo socialista a guidare per quasi quattro anni un governo.

L'Italia era la quinta potenza industriale del mondo. “Uomo forte della prima Repubblica, disegnò per primo anche la grande riforma delle istituzioni per modernizzare il paese. Ugualmente amato e contestato – sottolinea il Direttore del TG2- venne travolto da Tangentopoli, dalle inchieste e poi dalle condanne.

Una leadership politica che non può però essere ridotta a un caso di cronaca giudiziaria”. Testimonianze, retroscena, racconti su una figura che continua a dividere, che ha dato una svolta alla storia italiana.

Per Berlusconi "insieme a De Gasperi Craxi è stato l'unico uomo politico del dopoguerra a meritare di essere definito uno statista. Ha tentato di modernizzare le istituzioni di creare una sinistra moderna lontana dalla ideologia comunista. Se glielo avessero permesso l'Italia sarebbe ora un paese assai migliore”.

Per Matteo Renzi "Craxi è stato uno dei pochi che hanno davvero provato a cambiare l'Italia. Così facendo si è chiamato l’avversione dei tanti che vogliono lo status quo".

"Vedere Craxi morire in quel modo, senza cure adeguate, credo -sottolinea ancora Renzi - sia stata una pagina triste non solo per la famiglia e per chi gli ha voluto bene, ma per l'intero sistema istituzionale italiano". Gherardo Colombo, uno dei magistrati del Pool Mani Pulite, ricorda che "le leggi si applicano a tutti allo stesso modo, quindi dopo la prima condanna definitiva Craxi è diventato un latitante".

Ciriaco De Mita afferma che "la strategia craxiana non era un'alleanza tra forze politiche, era la conquista del potere da parte sua", ma (sostiene ancora De Mita) "nella parte finale l'alterazione del giudizio è stata ingenerosa. È come segno che perde una partita viene messo in galera".

Di tutto, di più in questo approfondimento che il TG2 decide di fare su Bettino Craxi, e nel corso del quale il giornalista Vittorio Feltri lo ricorda così: "Era diventato una specie di Schumacher in Formula Uno: nessuno riusciva ad essere alla sua altezza", ma, riferendosi all'atteggiamento che tenne di fronte al referendum di Segni sul sistema maggioritario, Feltri aggiunge: "l'ora del coglione prende tutti e prese anche Craxi che era un fuori classe e iniziò un declino che poi fu accelerato da Mani Pulite" .

Gennaro Sangiuliano non poteva naturalmente non andare a cercare per suo Speciale Claudio Martelli, a lungo delfino di Cerazi come nessun altro ha saputo esserlo, e Martelli anche in questa occasione sottolinea che "Craxi non è stato sconfitto dagli elettori.

È stato sconfitto dai poteri forti, perché in Italia è scoppiata una guerra di potere tral'89 e il '93".

Infine, il ricordo della figlia Stefania, in particolare dell'ultimo periodo ad Hammamet. "Abbiamo osservato in quegli anni tradimenti, infingimenti, viltà. Per lui fu molto doloroso".

Ed ancora "Il tesoretto di Craxi è una maxi-balla, come lui disse della provvista Enimont.

Oggi qualcuno se ne accorge, ma è un po' tardi" Speciale Dossier TG2, questa sera vi ricordiamo dalle 23.30 in poi, da non perdere, e lo scriviamo soprattutto per i più giovani, che di Craxi hanno sentito parlare in maniera forse poco informata e di corsa, perché lo speciale, così articolato e così costruito, può dare di Craxi questa sera un’immagine forse più aderente alla realtà e per nulla mediata dalle polemiche anche violente e di parte di quegli anni che non a caso forse furono chiamati “L’Era Craxi”.


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