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Tra i prodotti sui quali si è focalizzato questo interesse, la cannabis light occupa un posto di rilievo e gli articoli a base di cannabidiolo hanno attirato da diversi anni un largo numero di consumatori, desiderosi di mettere alla prova le proprietà di questa sostanza.
Spesso il loro obiettivo è quello di trovare una soluzione ai propri mali priva dei numerosi effetti collaterali causati da numerosi medicinali, magari attraverso l’acquisto di olio CBD online di qualità su Justbob.
Si tratta di un traguardo irraggiungibile, o il cannabidiolo è davvero in grado di essere d’aiuto alla medicina in ambito terapeutico?
Nel seguente articolo risponderemo a questa domanda, spiegando cosa ne pensa la ricerca scientifica.
Diversi studi hanno dimostrato che il CBD può aiutare a ridurre il dolore cronico, interagendo con i neurotrasmettitori e riducendo l'infiammazione.
In particolare, sembra che le proprietà analgesiche del cannabidiolo possano essere utilizzate per il trattamento di pazienti affetti dalle seguenti patologie:
● tumori maligni - una ricerca del 2018 ha evidenziato l’efficacia del cannabidiolo contro il dolore tipico delle neoplasie, sottolineando anche che i rari effetti collaterali di questa sostanza sono stati, in genere, ben tollerati;
● sclerosi multipla – in Italia, e in tanti altri Paesi, è stato approvato da diversi anni il Sativex, uno spray orale a base di CBD e THC utilizzato per il trattamento degli spasmi muscolari provocati da questa patologia;
● fibromialgia – secondo uno studio, che ha incluso i dati di un sondaggio eseguito su 2.701 persone affette da questa patologia, coloro che hanno usato il CBD per alleviare il dolore hanno avuto un miglioramento significativo dei sintomi.
L’ansia e altri disturbi della salute mentale possono avere un impatto devastante sulla salute e il benessere generale. Questi stati patologici vengono spesso trattati con farmaci che possono causare numerosi effetti collaterali, tra cui sonnolenza, agitazione, insonnia, disfunzioni sessuali e mal di testa.
L'olio di CBD ha dimostrato di essere una efficacie alternativa per la cura di questi disturbi, come ha evidenziato uno studio brasiliano del 2017. Durante questa ricerca, 57 uomini hanno ricevuto CBD orale o un placebo 90 minuti prima di sottoporsi alla simulazione di un discorso davanti a un pubblico
Al termine dello studio, gli scienziati hanno scoperto che i pazienti che avevano assunto cannabidiolo avevano sperimentato una riduzione dell’ansia significativamente superiore rispetto a coloro che avevano ricevuto il placebo.
Nel 2015, alcuni ricercatori statunitensi specializzati nei disturbi neurologici hanno sottoposto 214 pazienti affetti da epilessia a uno studio mirato ad analizzare gli effetti del cannabidiolo contro le crisi tipiche di questa patologia.
A ciascuno dei partecipanti sono stati somministrati dai 2 ai 5 grammi di olio di CBD per ogni kg di peso corporeo, e dati finali dello studio hanno evidenziato una netta riduzione dell’intensità delle crisi epilettiche.
In seguito ai risultati di questa ricerca, e di tante altre simili, gli Stati Uniti (nel 2018) e l’Unione Europea (nel 2019) hanno dato il via libera alla commercializzazione dell’Epidiolex, un farmaco a base di cannabinoidi utilizzato per il trattamento di alcune gravi forme di epilessia infantile.
Secondo alcuni recenti studi, il CBD ha effetti benefici sul cuore e sul sistema circolatorio grazie alla capacità di ridurre la pressione sanguigna. Questa proprietà è molto utile per il trattamento dei pazienti affetti da ipertensione, una pericolosa condizione patologica che aumenta il rischio di ictus e infarto.
In particolare, una ricerca effettuata su 26 partecipanti ai quali è stato somministrato cannabidiolo per 7 giorni ha dimostrato che questa sostanza è in grado di ridurre la rigidità delle arterie e di migliorare il flusso sanguigno.
Negli ultimi anni, la scienza ha scoperto che il CBD aiuta a ridurre gli effetti della glicemia alta sul corpo umano, una condizione che causa gravi complicazioni nei pazienti affetti da diabete.
In particolare, è emerso che le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie del cannabidiolo aiutano ad attenuare la risposta infiammatoria delle cellule del corpo umano, alleviando i danni provocati dall’accumulo di glucosio.
Questi risultati sembrano suggerire che il CBD possa essere utilizzato come ausilio (ma non in sostituzione) alla tradizionale terapia effettuata dai pazienti affetti da diabete.
Abbiamo illustrato 5 benefici del CBD sulla salute evidenziati dalla ricerca scientifica.
Ci teniamo a sottolineare che il tema delle proprietà mediche dei cannabinoidi è ancora piuttosto controverso, e che chiunque desideri provare a utilizzare questa sostanza a scopo terapeutico dovrebbe prima chiedere consiglio al proprio medico di fiducia.
Ad ogni modo, i risultati ottenuti dalla ricerca hanno contribuito ad aumentare l’interesse dei consumatori nei confronti dell’olio di CBD e ad alimentare la crescita delle migliori imprese del settore, come l’italianissimo Justbob, azienda leader nella vendita dei prodotti a base di cannabidiolo.