Il Cagliari rivelazione vola al quinto posto e sogna l’Europa.

Trascinati da un ritrovato Radja Nainggolan, autore di un gol da cineteca, I rossoblù battono 2-0 la Spal e si portano a quota 14 dopo otto gare. E ora per i tifosi l’Europa, nell’anno del centenario, non è più solo un’ipotesi remota.

(Prima Pagina News)
Domenica 20 Ottobre 2019
Roma - 20 ott 2019 (Prima Pagina News)

Trascinati da un ritrovato Radja Nainggolan, autore di un gol da cineteca, I rossoblù battono 2-0 la Spal e si portano a quota 14 dopo otto gare. E ora per i tifosi l’Europa, nell’anno del centenario, non è più solo un’ipotesi remota.

di Maurizio Bistrusso

Serviva una vittoria e vittoria è stata. L’occasione era troppo ghiotta per fare il salto di qualità che tutti attendevano. Guidati da un ottimo Cigarini in cabina di regia, Faragò, autore della rete del raddoppio, schierato coraggiosamente titolare a completare la linea difensiva a quattro da Maran, al rientro dopo nove mesi dal grave infortunio, e dall’imbattibile numero uno Robin Olsen, i rossoblù hanno ottenuto una vittoria ricca di significati per come è stata ottenuta. Tre punti preziosi dopo una striscia di sei risultati utili consecutivi che portano la squadra in una posizione di classifica di grande prestigio in un pomeriggio particolare. Ora si aprono nuovi orizzonti d cambiano parametri e ambizioni. E se ci fosse un nuovo inserimento nel settore avanzato qualsiasi traguardo non sarebbe precluso. È stata una festa di sport quella vissuta dai giocatori e tifosi questo pomeriggio al Sardegna Arena. Un entusiasmo che ha coinvolto tutti. I cagliaritani hanno dominato a centrocampo, sono sempre rimasti compatti e mantenuto le giuste distanze tra i reparti. Il pressing alto degli uomini di Maran ha mandato in confusione gli estensi che hanno sofferto le ripartenze di Simeone e compagni e rischiato la goleata nei secondi quarantacinque minuti. A sbloccare la partita ci ha pensato, al minuto numero 9, Nainggolan con un tiro di controbalzo effettuato dopo una corta respinta della difesa che si è infilato all’incrocio dei pali. Un gesto tecnico di altissimo livello del giocatore belga , naturalizzato cagliaritano, che ha ritrovato entusiasmo e la fiducia di tutto l’ambiente. Alla fine il tecnico ha regalato all’eroe della giornata e del gol più bello dell’ottava giornata, poi dedicato alla moglie Claudia, una standing ovation che resterà scolpita nella memoria. Una dimostrazione di affetto e di stima riservata ad un uomo che ha scelto di ritornare nell’isola con decisione. E alla festa che ha commosso tutti non poteva mancare anche la bellissima storia sportiva e di sacrificio, poi ripagata alla grande da una rete liberatoria, del rientrante Faragò. L’ex novarese ha recuperato un pallone sulla trequarti e con l’aiuto di Simeone si è presentato in area e ha trafitto il povero Berisha. Un gesto tecnico e di forza senza precedenti. Quel valore aggiunto che fa la differenza. 2-0 e partita chiusa. L’entusiasmo per il raddoppio ha contagiato tutti e col pubblico in visibilio il giocatore è stramazzato a terra sommerso dai compagni che hanno pensato bene di festeggiare tutti insieme. Dopo tanta amarezza e il buio di una grande sofferenza finalmente si è riaccesa la luce e tanta soddisfazione accompagnata dalle lacrime di commozione sul volto di un atleta lontano dai campi da più di nove mesi. Un rientro da favola. La gara è rimasta in equilibrio solo nei primi 45’, poi non c’è stata storia. Il Cagliari ha disputato una prova di grande maturità confermando i progressi, in termini di mentalità, registrati nelle ultime gare dove ha saputo soffrire contro squadre di livello tecnico decisamente superiore e a mantenere l’imbattibilità dopo un inizio di stagione negativo. Alla fine è piaciuto l’atteggiamento dei protagonisti, l’approccio alla gara e la determinazione mostrata nel contendere ogni pallone agli uomini di Semplici. Grinta, determinazione, umiltà e spirito di gruppo che non si vedevano da tempo. Un capitolo a parte merita la prestazione di Nandez. Il giocatore è davvero uno degli acquisti migliori di questo Cagliari. Il ragazzo è entrato nel cuore dei tifosi per la sua grande disponibilità, le qualità tecniche di ottimo livello che mette al servizio dei compagni, quella voglia di correre sempre senza conoscere pause e non mollare mai. Il nazionale uruguaiano recupera un numero infinito di palloni, è sempre sul pezzo, costruisce occasioni da gol importanti e spesso decisive. Un vero incubo per gli avversari. Godiamoci la vittoria e prepariamoci alla prossima battaglia contro il non gioco che pratica il Torino di Mazzarri. Sarà una guerra senza esclusione di colpi ma ora il gruppo squadra è consapevole del suo calore e non teme nessuno. Cagliari e tutta la Sardegna stanno vivendo un ottimo momento sportivo. E l’entusiasmo è contagioso e potrà regalare grandi soddisfazioni se tutti avranno voglia di abbracciare un sogno senza guardare in faccia nessuno. Provarci non costa niente.


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