In piena pandemia social store online e motori di ricerca hanno garantito servizi essenziali o diritti diventando più “umani” ma anche più potenti; le Tv hanno acquistato nuova centralità, le imprese, la pubblica amministrazione, i cittadini hanno allargato la loro dimensione digitale in modo impensabile. Si sono create nuove opportunità ma anche nuovi divari; c’è stata una overdose tecnologica che ha spazzato via vecchie consuetudini ma anche aperto la strada ad abusi e/o dipendenze. La disinformazione galoppa. Come trovare un nuovo equilibrio?
Questi alcuni dei temi sviluppati nel volume “La Rete che vorrei”, curato da Ruben Razzante, Professore di Diritto dell'Informazione all’Università Cattolica di Milano, che verrà presentato a Palazzo Cusani a Milano con un incontro in presenza martedì 21 settembre alle 18:30.
Ne discuteranno con l’Autore: Alvise Biffi Vicepresidente Assolombarda e Presidente Piccola Industria Confindustria Lombardia, Ciro Cascone Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano e Laura Parolin Presidente Ordine Psicologi della Lombardia. Modererà l’incontro Alberto Giuffrè – Giornalista Sky TG24.
Arrivato alla terza ristampa in pochi mesi, “La Rete che vorrei” contiene le testimonianze di osservatori privilegiati - colossi della Rete (Alibaba, Amazon, Facebook, Google), Tv (Rai e Sky), istituzioni (Dipartimento Innovazione, Tribunale per i minorenni di Milano, Corte di Giustizia Europea), mondo produttivo (Confindustria e banche), centri di ricerca (Censis e Istat) – raccolte da Ruben Razzante, studioso e docente di Diritto dell’informazione, che ha aggiunto un suo corposo contributo da osservatore privilegiato del fenomeno fake news.
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