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"Serve anche un orientamento efficace senza indugi".
"Serve anche un orientamento efficace senza indugi".
Nell’anno accademico 2022/2023, le università italiane hanno registrato 96.881 iscritti con cittadinanza extra-UE, pari al 5,1% del totale, con un incremento del 10,9% rispetto all’anno precedente.
Questo dato evidenzia un crescente interesse verso il sistema universitario italiano da parte degli studenti internazionali, ma i dati del rapporto “Education at a Glance 2024” dell’OCSE mostrano che solo il 5,7% degli studenti internazionali è iscritto a corsi di laurea magistrale, una percentuale tra le più basse nei paesi OCSE.
Questa crescita disomogenea mette in luce criticità nel percorso accademico e professionale degli studenti stranieri, soprattutto in settori strategici come la sanità.
Barriere burocratiche, difficoltà di orientamento, procedure di riconoscimento dei titoli e mancanza di supporti multilingue limitano spesso il pieno sfruttamento del potenziale di questi giovani talenti.
Dal 2025 cambia radicalmente il sistema di accesso alle Facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, con la sostituzione del test a risposta multipla con un sistema articolato in tre prove scritte valutate in trentesimi e un “semestre filtro” con fino a tre tentativi per superare gli esami.
Questa riforma elimina il numero chiuso, ma non implica un accesso facile e garantito: il semestre filtro rappresenta una nuova barriera, e non tutti gli aspiranti studenti supereranno questa fase.
Il Prof. Foad Aodi, Presidente AMSI e del Movimento Uniti per Unire nonché' Direttore Responsabile dell'Agenzia Britannica Aisc_News afferma: "La collaborazione con WAI (Welcome Association Italy) è fondamentale per affrontare le nuove sfide legate agli studenti di origine straniera. Oggi lo scenario è molto cambiato rispetto agli anni ’60, ’70 e ’80, quando molti studenti stranieri decidevano di restare in Italia dopo la laurea con una percentuale di circa il 45% e successivamente la maggioranza ha ottenuto la specializzazione e la cittadinanza italiana, ed oggi pensano ai loro figli della seconda e terza generazione. Numerosi di loro sono già laureati (medici, infermieri, fisioterapisti, podologi, dietisti, farmacisti, ma anche ingegneri ed architetti etc).
Allora, a quel tempo, non c’erano seconde o terze generazioni, né lavoratori stranieri come oggi. Dopo la caduta del muro di Berlino e nelle successive fasi di immigrazione, inclusa la primavera araba e la pandemia, il numero degli studenti stranieri si è ridotto, ma resta centrale l’attenzione sulle loro difficoltà. La maggior parte di loro è di cultura araba e proviene del Medioriente, quindi, Palestina, Siria, Libano, e anche dai paesi africani".
"Le criticità maggiori oggi riguardano il costo della vita, la difficoltà di trovare casa e soprattutto le nuove modalità di accesso all’università. In particolare, il semestre filtro rappresenta un passaggio selettivo che non tutti supereranno. Per questo serve fornire informazioni precise e realistiche, evitando illusioni e false aspettative, soprattutto tramite ambasciate e consolati.
Non è vero che con l’abolizione del numero chiuso tutti potranno facilmente entrare in Medicina; questa informazione deve essere chiara e trasparente. Ricordiamo anche che una percentuale del 22% degli studenti sta scegliendo il corso di Medicina, in generale, sia tra italiani che tra studenti di origine straniera. Per quanto riguarda l’accesso a Medicina, questa tendenza sta penalizzando gli altri corsi di laurea.
A causa di questo semestre filtro, si sta registrando un aumento del 22% nell’adesione al corso di Medicina, a discapito degli altri percorsi universitari".
“Non dimentichiamo che dal 2000 abbiamo attivato uno sportello unico di supporto agli studenti internazionali, in collaborazione con AMSI, CO-MAI, UMEM, AISC News e Uniti per Unire. Ultimamente abbiamo istituito il dipartimento studenti internazionali in collaborazione anche con WAI e coordinato dal Carlo Palumbo, allo scopo di continuare a fornire informazioni accurate non solo per gli studenti, ma anche per i professionisti sanitari stranieri, affinché il loro percorso accademico e professionale sia il più efficace possibile".
Carlo Palumbo, Vice Segretario Generale di WAI, Welcome Association Italy (WAI), sottolinea: "L’aumento a doppia cifra degli studenti extra-UE conferma l’attrattività delle università italiane, ma la bassa percentuale di iscritti ai corsi magistrali evidenzia la presenza di ostacoli amministrativi e culturali ancora forti. Per questo WAI si impegna a potenziare i servizi di orientamento e tutoraggio multilingue, per accompagnare gli studenti stranieri nel loro percorso e facilitare l’integrazione accademica e professionale".
Sportelli unici e riforme per valorizzare i talenti internazionali
WAI, AMSI, UMEM, Co-mai, Uniti per Unire, Aisc News e Radio Co-mai Internazionale rilanciano con forza la necessità di:
• Rafforzare gli sportelli di orientamento e tutoraggio multilingue in ogni ateneo, con personale formato per supportare le specificità degli studenti internazionali;
• Avviare una riforma trasparente e snella delle procedure di riconoscimento dei titoli di studio e delle specializzazioni per i professionisti sanitari stranieri, eliminando lungaggini e burocrazia che frenano l’ingresso nel mercato del lavoro;
• Collaborare con ambasciate e consolati per diffondere informazioni corrette e aggiornate sui percorsi universitari e professionali in Italia.
Inoltre, è fondamentale sviluppare una strategia nazionale coordinata che metta al centro l’integrazione accademica come primo passo verso quella professionale, rispondendo così anche alla grave carenza di medici e operatori sanitari nel Paese. Le parole conclusive e l’impegno di Palumbo e Aodi attraverso il protocollo WAI-Amsi-Uniti per Unire-UMEM-Co-mai -Aisc_News_Radio Co-mai Internazionale : "L’Italia non può permettersi di perdere risorse umane qualificate, motivate e formate. Occorre agire subito con servizi dedicati e riforme chiare per trasformare la crescita degli studenti extra-UE in un valore reale per il sistema sanitario e per il futuro del Paese."