#Covid-19: "No Tachipirina e vigile attesa, il Tar del Lazio dà ragione al Comitato Cura Domiciliare"
L'avvocato Erich Grimaldi: "Finalmente anche il Tribunale Amministrativo ha compreso che lasciare i pazienti senza cure precoci a domicilio è assolutamente inaccettabile. Ora ci aspettiamo una revisione immediata delle linee guida ministeriali, tenendo conto dello schema terapeutico redatto dai nostri medici".
(Prima Pagina News)
Giovedì 04 Marzo 2021
Roma - 04 mar 2021 (Prima Pagina News)
L'avvocato Erich Grimaldi: "Finalmente anche il Tribunale Amministrativo ha compreso che lasciare i pazienti senza cure precoci a domicilio è assolutamente inaccettabile. Ora ci aspettiamo una revisione immediata delle linee guida ministeriali, tenendo conto dello schema terapeutico redatto dai nostri medici".
Il Tar del Lazio ha accolto l'istanza cautelare promossa dai medici del 'Comitato Cura Domiciliare Covid-19', avanzata dal presidente del Comitato, avvocato Erich Grimaldi, affiancato dalla collega Valentina Piraino, nei confronti del Ministero della Salute e di Aifa, con riferimento alla nota dell'Agenzia italiana del farmaco del 9 dicembre scorso contente i “principi di gestione dei casi Covid-19 nel setting domiciliare”, che prevede nei primi giorni di malattia la sola “vigile attesa” e la somministrazione di fans e paracetamolo o dell'eparina ma solo per gli allettati, ponendo


indicazioni di non utilizzo di altri farmaci generalmente usati dai medici di medicina generale per la cura del Coronavirus. Il Tribunale ha ritenuto, come si legge nell'ordinanza, che il ricorso “appare fondato” in relazione alla richiesta dei medici “ di far valere il proprio diritto/dovere, avente giuridica rilevanza sia in sede civile che penale, di prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza”, e che non può essere “compresso nell’ottica di una attesa, potenzialmente pregiudizievole sia per il paziente che, sebbene sotto profili diversi, per i


medici stessi”. Il Tar ha quindi con effetto immediato sospeso l'efficacia del provvedimento emanato da Aifa e rinviato la trattazione del merito al 20 luglio prossimo. “Finalmente anche il Tribunale Amministrativo ha compreso che lasciare i pazienti senza cure precoci a domicilio è assolutamente inaccettabile - ha dichiarato l'avvocato Grimaldi -. Ora ci aspettiamo una revisione immediata delle linee guida ministeriali, tenendo conto dello schema terapeutico redatto dai nostri medici per le cure domiciliari precoci, nell'interesse di tutto il Paese”.

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