“Gerace, Città delle Cento Chiese”, Storie e immagini di uno dei sui figli eccellenti, Francesco Maria Spanò

Giovedì 17 ottobre, a Roma, nella Sala Mostre della Gangemi Editrice di Via Giulia 142, la presentazione ufficiale.

(Prima Pagina News)
Sabato 12 Ottobre 2019
Roma - 12 ott 2019 (Prima Pagina News)

Giovedì 17 ottobre, a Roma, nella Sala Mostre della Gangemi Editrice di Via Giulia 142, la presentazione ufficiale.

“Gerace, Città delle Cento Chiese”, Storie e immagini di uno dei sui figli eccellenti, Francesco Maria Spanò
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 “Gerace Città Magno-greca delle Cento Chiese, Storie e immagini rivissute”, un’interessante opera di Francesco Maria Spanò, calabrese illustre, manager, cultore di Scienze giuridiche. Ci risiamo dunque: un nuovo libro, appena fresco di stampa, ci racconta e ci ripropone uno dei posti magici della Calabria contemporanea, Gerace, uno dei paesi più belli d’Italia, una delle realtà architettoniche e urbane più interessanti della Magna Grecia. Questa volta porta la firma di Francesco Maria Spanò, intellettuale di alto profilo, che a Gerace ha “lasciato il cuore per sempre”, storia personale la sua di un emigrato di successo, oggi numero uno e grande protagonista della vita amministrativa dell’Università Luiss Guido Carli di Roma. Parterre d’eccezione per la “prima “romana del volume. A parlarne ci saranno Angelo Buscema Presidente della Corte dei Conti, Lorenzo Infantino Professore di Filosofia delle scienze sociali Università Luiss Guido Carli, ed Elisabetta Migliorelli Giornalista del TG2. Lasciate le esperienze giovanili nel mondo dorato di Gerace, Francesco Maria Spanò arriva a Roma giovanissimo e, dopo anni di lavoro, assume il prestigioso incarico di Direttore delle Risorse Umane dell'Università Luiss Guido Carli, insegnando ai suoi pari grado stranieri come dal nulla spesso si può costruire un successo transnazionale di un Ateneo come il suo. Sulle orme di personaggi illustri affascinati dalle bellezze artistiche e culturali di Gerace, come re Gustavo VI Adolfo di Svezia, e di uomini semplici, come don Carmine Rodinò “l'apparatore”, Francesco Maria Spanò è tra i promotori, insieme alla moglie Francesca e a tanti altri amici italiani e non solo, della candidatura di Gerace a sito del Patrimonio mondiale dell'umanità (UNESCO). È lui che ha promosso la costituzione, presso l'ex carcere borbonico, del museo “I cinque martiri di Gerace”. La struttura, grazie al suo impegno diventerà nel giro di pochissimo tempo -questo è l’augurio-, un Museo Risorgimentale del Sud Italia. Che dire di più di un uomo come lui, che dà tanto alla sua terra di origine, e che ovunque vada, in Italia o all’estero, si rende prezioso “testimone” della sua Città-Gerace, oggi uno dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, ambasciatore della sua gente, della sua Locride, e del mare bellissimo su cui Gerace si affaccia? Il libro che Francesco Maria Spanò ha appena scritto “Gerace, Città Magno-Greca delle Cento Chiese” - anticipa il prof. Lorenzo De Sio-, “è avvincente e suggestivo per molti motivi. Appare anzitutto come un viaggio in un paese della provincia italiana, in una regione percepita come periferica, come la Calabria. E qui iniziano le prime sorprese, nello scoprire una vitalità umana, sociale e culturale inattesa; popolata da presenze attive e consapevoli, in un viaggio che è al tempo stesso nella memoria del suo autore ma anche nella storia del nostro Paese”. Storia – sottolinea il prof. De Sio- “vista attraverso la lente accessibile e a misura d'uomo di vicende e storie locali, in cui tuttavia si sente l'eco di un periodo in cui l'Italia viveva grandi cambiamenti. Il tutto corredato da interventi di diversi geracesi – alcuni dei quali divenuti figure culturali di spicco, spesso lontano da Gerace – cui l'autore dà sapientemente voce perché ciascuno racconti un aspetto della sua città. È così che si forma un caleidoscopio di sguardi e di impressioni, la cui progressione – conclusa da alcune note familiari dell'autore – porta a un risultato inaspettato e paradossale: quello di far gradualmente evaporare la nitida immagine di Gerace. Immagine che evapora perché si afferma sempre più il senso di sfogliare una storia che potrebbe essere quella di mille borghi d'Italia, e di raccontare una memoria che potrebbe essere quella di ognuno di noi”. Un ultimo dettaglio, il libro ricchissimo di fotografie e di “racconti personali e privati intensi e autentici” nasce a Gerace quasi per caso, “parlandone con un gruppo di amici e intellettuali del luogo” e che oggi insieme a Francesco Maria Spanò “firmano” alcune delle pagine più suggestive di questo saggio. Sono in pratica i coautori di Francesco Maria Spanò, amici professionisti e intellettuali di questa terra così lontana ancora da tutto, e che a modo proprio hanno raccontato per l’occasione il loro “vincolo di sangue e di amore per la terra che li ha visti crescere. “Vorrei qui ricordarli tutti insieme- ripete lo scrittore e autore del saggio- Sono: Lorenzo Infantino, Fulvio Giardina, Enzo Romeo, Maria Giuseppina Cimino, Antonio Pio Condò, Alessandro Scaglione, Carlo Migliaccio, Vincenzo Cataldo, Giacomo Maria Oliva, Suor Dila Shtjefni, Luigi Condemi di Fragastò, Marilisa Morrone. A tutti loro va il mio grazie più profondo”. Beatrice Nano


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