#Palamara, Procure, #Giornalisti & Giornali, #MaurizioGasparri: “Perché Beppe Giulietti (FNSI) tace?”

Siamo o non siamo in presenza di una "giornalistopoli" ?  

(Prima Pagina News)
Domenica 24 Maggio 2020
Roma - 24 mag 2020 (Prima Pagina News)

Siamo o non siamo in presenza di una "giornalistopoli" ?  

Sulla vicenda Luca Palamara, e sulle intercettazioni telefoniche legate al ruolo di taluni magistrati italiani, chiamati direttamente o indirettamente in causa dall’inchiesta di Perugia, spuntano anche i nomi di molti giornalisti italiani, alcuni dei quali anche di punta e assai famosi in Italia. Ma nessuno ne parla, o meglio a parlarne solo pochi giornali e che in questi giorni stanno ricostruendo la verità storica, e per certi versi drammatica e deprimente, di questi anni. L’on. Maurizio Gasparri, presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia al Senato della Repubblica nella XVI legislatura e vicepresidente del Senato della Repubblica nella XVII, è uno di quelli che le cose che pensa non le manda a dire, anzi: “Prevedibile e emblematico il silenzio del capo della Federazione Nazionale della Stampa Beppe Giulietti – dice oggi- sullo scandalo che ha investito Repubblica, Palamara e la magistratura”. Possibile che i grandi giornali, i vertici della Federazione della stampa, lo stesso mondo politico -si chiede Gasparri- “non abbiano nulla da dire sulle allucinanti intercettazioni che abbiamo letto su alcuni giornali?” Gasparri come sua proverbiale formazione e tradizione politica non usa mezzi termini: e aggiunge “Si legge di come si rapportavano giornalisti di punta di Repubblica, come Liana Milella e Claudio Tito, ad ambienti giudiziari secondo precise descrizioni di fatti e circostanze, tratte da intercettazioni riguardanti Luca Palamara. C’è la conferma – aggiunge testualmente il leader di FI- di come relazioni discutibili tra stampa e magistratura possano avere anche influenzato l'informazione”. Non c'e' soltanto la legittima ricerca di notizie- precisa ancora Gasparri- “Ma si rileva una vera e propria strategia. Con Legnini che dice che bisogna risalire nelle gerarchie di Repubblica per avere un potere d'influenza. Con Palamara che pare in grado di decidere anche quali notizie pubblicare e quando pubblicarle. Nessuno dei grandi giornali si esprime? E Giulietti tace”. Pesante il riferimento che Gasparri dedica nella sua dichiarazione al Presidente della Federazione Nazionale della Stampa: “Sempre pronti a fare le pulci al titolo del quotidiano di centrodestra non gradito. A qualche battuta televisiva di un direttore non allineato ai colori della sinistra. Ma sdraiati e muti - continua Gasparri - di fronte a queste vicende sconcertanti che riguardano Repubblica e che dovremo portare sia nelle sedi parlamentari, cosa che farò certamente, che in quelle del mondo del giornalismo, ove dovranno essere pubblicamente discusse” Di questo Maurizio Gasparri assicura che se ne farà carico personalmente. “Colmando i silenzi che caratterizzano in particolare il solitamente loquace Giulietti. In altri casi solerte e attivo. Per quanto riguarda - conclude Gasparri - il Csm ho detto tutto anni fa. E mi hanno dato ora ragione anche quelli che finsero meraviglia di fronte alle mie severe censure”.


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