Acqua potabile dall'aria: uno sviluppo possibile per il Sud del mondo

Seconda tappa del progetto WaterHouse in Africa: dopo la Namibia, la tecnologia “Air to Water” arriva in Mozambico

(Prima Pagina News)
Mercoledì 20 Novembre 2019
Roma - 20 nov 2019 (Prima Pagina News)

Seconda tappa del progetto WaterHouse in Africa: dopo la Namibia, la tecnologia “Air to Water” arriva in Mozambico

Il progetto WaterHouse – Mozambico sarà presentato il 28 Novembre 2019 nella Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica (Piazza Madama - Roma), alle ore 10. L’innovativa fonte-sicura di acqua potabile verrà illustrata nella Conferenza stampa: "WaterHouse: progetto di cooperazione allo sviluppo nel sud del mondo". Prosegue dunque la collaborazione tra Humacoo (fondazione che si contraddistingue per la mission di “innovazione solidale” – la tecnologia a servizio della cooperazione nei paesi in via di sviluppo) e SEAS water solution provider, società tecnologica svizzera che porterà all’installazione di una WaterHouse nel centro della Capitale mozambicana, Maputo. In Mozambico il 51% della popolazione muore di sete perché non ha accesso all'acqua e, negli altri casi, è altissimo il pericolo di contrarre malattie mortali causate dall'acqua contaminata e dalle scarse condizioni igieniche. Humacoo, con il suo progetto, vuole garantire l’accesso ad una fonte sicura di acqua potabile a migliaia di cittadini mozambicani, grazie alla tecnologia Air-to-Water: il processo di conversione del vapore acqueo dell'aria in acqua. Nella fase di sperimentazione, il sistema – nella condizione ambientale media del posto, temperatura di 30 gradi, e 70% di umidità - sarà in grado di produrre fino a 1.000 litri di acqua al giorno. La WaterHouse produce acqua bisterile, che viene mineralizzata dalla stessa macchina e resa potabile. L’acqua sarà commercializzata a 0,18 € al litro, un costo di gran lunga inferiore rispetto alla media di mercato del Mozambico che è di 0,59 €. L’eccedenza dell’acqua prodotta, sarà prelevata e distribuita ogni giorno, tramite un’associazione non profit locale, alle persone non abbienti. La WaterHouse sarà manutenuta da due operatori locali appositamente formati. Innovazione solidale, ma non solo. Il progetto ha anche una forte caratterizzazione artistica: L’homme de Bessines, opera dell’artista francese Fabrice Hyber, a cura di RAM radioartemobile (www.radioartemobile.it). L’homme de Bessines rappresenta un personaggio ordinario che funge da fontana. Emettendo acqua da tutte le parti del corpo, l’artista rappresenta l’uomo in permanente scambio con il mondo esterno. L’acqua usata dalla fontana viene riciclata per tornare al corpo, in un ciclo infinito. Da quando è stato creato nel 1989 a Bessines in Francia, L’homme de Bessines, attraverso un effetto “virale”, ha conquistato diverse città del mondo tra cui Parigi, Shanghai, Lisbona, Tokyo e Londra. È stato definito dall’artista un totem che funziona come un punto di riferimento. Fabrice Hyber, Leone D’Oro alla Biennale di Venezia 1997, sposa il progetto di Fondazione Humacoo in Mozambico associando L’homme de Bessines alla WaterHouse di Maputo, interverrà inoltre alla conferenza stampa e sarà presente al Charity Dinner. Nel 2018 Humacoo e SEAS hanno implementato in Namibia un progetto che utilizza la stessa tecnologia Air to Water, del quale ne stanno beneficiando i 515 studenti che frequentano la “Hungua Primary School”, consentendo così a bambini e personale scolastico di avere accesso diretto a 2500 litri d’acqua potabile al giorno. Interverranno alla conferenza stampa: Carlo Maria Tieri, Direttore Generale HUMACOO Foundation ONG Alessandra Colella, Project Manager HUMACOO Foundation ONG Fabrice Hyber, artista Sen. Nazario Pagano, Membro del Comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione Ing. Angelo Crisci, responsabile tecnico di SEAS


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