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Trump a Netanyahu: cordoglio per le vittime.
Trump a Netanyahu: cordoglio per le vittime.
L'attentato della scorsa notte a Washington, in cui hanno perso la vita due dipendenti dell'ambasciata israeliana negli Usa, è "un atto di terrorismo". Così, sui social, il direttore dell'Fbi, Kash Patel. "La violenza antisemita è un attacco ai nostri valori fondamentali e verrà affrontata con tutta la forza della giustizia federale", ha aggiunto.
"Benjamin Netanyahu ha avuto una conversazione telefonica con il presidente Donald Trump, che gli ha espresso profondo cordoglio per il terribile assassinio a Washington di due membri del personale dell'ambasciata israeliana". E' quanto ha fatto sapere l'ufficio del premier israeliano.
"Il primo ministro ha ringraziato il presidente per la lotta contro l'antisemitismo negli Usa. I due leader hanno discusso anche della guerra a Gaza e Trump ha espresso il suo sostegno agli obiettivi di Netanyahu: la liberazione degli ostaggi, l'eliminazione di Hamas e l'avanzamento del Piano Trump. Oltre alla necessità di impedire che l'Iran ottenga armi nucleari", si legge ancora nella nota.
Una coppia, entrambi dipendenti dell'ambasciata israeliana negli Stati Uniti, è stata uccisa nel corso dell'attacco a colpi d'arma da fuoco al Jewish Museum di Washington. A confermarlo è la segretaria per la sicurezza interna statunitense, Kristi Noem.
"Due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi senza motivo vicino al Jewish Museum di Washington DC - ha scritto Noem su X -. Stiamo indagando per avere più informazioni da condividere. Preghiamo per le famiglie delle vittime. Consegneremo il colpevole alla giustizia".
Stando ai funzionari sentiti dai media locali, un uomo è stato visto mentre camminava vicino al Museo, prima di sparare. Il sospettato è stato arrestato. Durante l'arresto ha gridato: "Free Palestine!".
"Esiste un filo diretto che collega l'incitamento antisemita e anti-israeliano all'attentato a Washington. Questa istigazione viene praticata anche da leader e funzionari di molti Paesi e organizzazioni internazionali, soprattutto europei. Le calunnie sul sangue, sul genocidio, sui crimini contro l'umanità e sull'uccisione di neonati hanno spianato la strada proprio a tali omicidi. Ecco cosa succede quando i leader del mondo si arrendono alla propaganda terroristica palestinese e la servono". Così, in conferenza stampa a Gerusalemme, il Ministro israeliano degli Esteri, Gideon Sa'ar.
L'arrestato è Elias Rodriguez, un 30enne di Chicago. Lo ha fatto sapere la responsabile della polizia metropolitana di Washington, Pamela Smith, citata dai media internazionali. L'ambasciatore israeliano a Washington, Yechiel Leiter, citato dal Guardian, ha detto che i due stavano per fidanzarsi. Questa settimana, ha aggiunto, l'uomo aveva comprato un anello "con l'intenzione di fare la proposta di matrimonio la prossima settimana a Gerusalemme".
Rodriguez ha aspettato l'arrivo dei poliziotti per 10 minuti, poi si è costituito, consegnandosi agli agenti, a cui ha detto: "L'ho fatto io, l'ho fatto per Gaza. Liberate la Palestina!". E' quanto ha riferito Sara Marinuzzi, una testimone oculare, ai microfoni della Cnn. Stando alla testimone, l'uomo ha fatto finta di essere un "testimone" dell'attacco: ha chiesto agli addetti alla sicurezza del Museo di chiamare la polizia e "le guardie di sicurezza gli hanno offerto dell'acqua, cercando di confortarlo - ha raccontato la donna -. Aveva un comportamento piuttosto irregolare", le guardie "hanno pensato che avesse assistito alla sparatoria".
Secondo l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, l'attacco è stato un "depravato atto di terrorismo antisemita". "Fare dal male alla comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa- ha scritto su X -. Siamo fiduciosi che le autorità statunitensi intraprenderanno azioni forti contro il responsabile di questo atto criminale. Israele continuerà ad agire con determinazione per proteggere i propri cittadini e rappresentanti, ovunque nel mondo".
"Questi orribili omicidi, basati ovviamente sull'antisemitismo, devono finire, ra! - così il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su Truth -. Odio e radicalismo non hanno posto negli Stati Uniti. Condoglianze alle famiglie delle vittime. È così triste che cose del genere possano ancora succedere. Che Dio vi benedica tutti!".
Anche il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha condannato l'attacco: "Si è trattato di un atto sfacciato di violenza vile e antisemita - è il suo messaggio su X -. Non ci siano dubbi: rintracceremo i responsabili e li assicureremo alla giustizia".
"Sono sconvolto dalle scene di Washington DC. Questo è un atto spregevole di odio, di antisemitismo, che ha causato la morte di due giovani dipendenti dell'ambasciata israeliana", ha scritto su X il Presidente israeliano, Isaac Herzog. "I nostri cuori sono con i cari delle vittime e le nostre preghiere immediate sono rivolte ai feriti. Invio il mio pieno sostegno all'Ambasciatore e a tutto il personale dell'ambasciata. Siamo al fianco della comunità ebraica a Washington DC e in tutti gli Stati Uniti - ha aggiunto-. America e Israele saranno uniti in difesa del nostro popolo e dei nostri valori comuni. Il terrore e l'odio non ci spezzeranno".
Per il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, l'attacco è il risultato della "selvaggia istigazione" contro Israele. Il premier ha anche annunciato di aver dato ordine di rafforzare la sicurezza presso le sedi diplomatiche israeliane in tutto il mondo.
"Il primo ministro Benyamin Netanyahu è profondamente scioccato per l'orrendo attentato antisemita in cui sono stati assassinati due membri del personale dell'ambasciata israeliana a Washington", ha fatto sapere l'ufficio del premier israeliano in una nota, aggiungendo che Netanyahu ha avuto un aggiornamento dettagliato su quanto accaduto ieri sera a Washington dall'ambasciatore di Israele negli Stati Uniti, Yehiel Leiter. Netanyahu ha espresso il proprio sostegno a lui e al personale dell'ambasciata.
"Il procuratore generale degli Stati Uniti, Pam Bondi, ha parlato con il primo ministro Benyamin Netanyahu fornendogli tutte le informazioni disponibili sull'attentato a Washington in cui sono stati uccisi due dipendenti dell'ambasciata israeliana, sottolineando che il presidente Donald Trump è direttamente coinvolto nella gestione dell'incidente e che gli Stati Uniti si impegneranno a portare l'assassino davanti alla giustizia", ha aggiunto l'ufficio di Netanyahu.
Una delle vittime dell'attacco, Yaron Lischinsky, 28 anni, era operativo nel dipartimento politico dell'ambasciata israeliana a Washington. Lo ha fatto sapere, su X, il ministro israeliano Amichai Chikli. "Credo fermamente nella visione delineata negli Accordi di Abramo e credo che ampliare il cerchio della pace con i nostri vicini arabi e perseguire la cooperazione regionale sia nel migliore interesse dello Stato di Israele e del Medio Oriente nel suo complesso. A tal fine, sostengo il dialogo interreligioso e la comprensione interculturale", aveva scritto il Ministro su LinkedIn.
La seconda vittima, fidanzata di Lischinsky, si chiamava Sarah Milgrim, ebrea americana, anche lei impiegata all'ambasciata israeliana negli Usa. "Yaron e Sarah erano nostri amici e colleghi", ha reso noto l'ambasciata su X. "Erano nel fiore degli anni. Ieri sera, un terrorista li ha uccisi a colpi d'arma da fuoco mentre uscivano da un evento al Capital Jewish Museum di Washington", ha aggiunto. "L'intero personale dell'ambasciata è devastato dal loro assassinio. Non ci sono parole che possano esprimere la profondità del nostro dolore e del nostro orrore per questa perdita devastante. I nostri cuori sono con le loro famiglie e l'ambasciata sarà al loro fianco in questo momento terribile".
La coppia doveva partecipare ad un cocktail serale dedicato ai giovani professionisti ebrei al Capital Jewish Museum, per promuovere l'unità e celebrare il patrimonio ebraico. E' quanto hanno fatto sapere i media internazionali. L'American Jewish Committee, organizzatore della serata, ha detto che all'evento potevano partecipare tutti i membri della comunità diplomatica di Washington. Il tema della serata è stato pubblicizzato come "trasformare il dolore in uno scopo".
Secondo quanto emerge dalla descrizione dell'evento, erano stati invitati come ospiti speciali gli organizzatori degli aiuti umanitari per le crisi in corso in Medio Oriente. Nonostante gli orari dell'evento fossero stati resi pubblici, la sede era nota soltanto agli iscritti all'evento.
"Dobbiamo chiamare a rispondere per quello che è successo a Washington anche i leader irresponsabili dell'Occidente che sostengono l'odio" verso Israele, ha scritto su X il Ministro Amichai Chikli. "Il presidente Emmanuel Macron, il premier Keir Starmer, il primo ministro canadese Mark Carney hanno tutti incoraggiato, in modi diversi, le forze del terrore senza tracciare linee rosse morali. Questa codardia viene pagata dal sangue ebraico", ha proseguito.
Il Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha condannato "fermamente... l'atto atroce" avvenuto ieri sera a Washington. Anche il premier inglese, Keir Starmer, ha condannato "fino in fondo" l'accaduto, in un post su X. "L'antisemitismo è un male che dobbiamo estirpare ovunque appaia", ha aggiunto. Niente riferimenti alle accuse di istigazione da parte di Tel Aviv contro di lui, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier canadese Mark Carney, in merito alla dichiarazione tripartita in cui hanno condannato la nuova offensiva israeliana nella Striscia di Gaza.
Attraverso il Ministro degli Esteri David Lammy, il governo britannico ha condannato l'attacco al Jewish Museum di Washington, definendolo come frutto di "uno spaventoso attacco antisemita". Su X, Lammy ha scritto di sentirsi "inorridito" e ha rivolto i suoi "pensieri alle vittime, alle famiglie e ai colleghi" colpiti.
Sempre su X, il Presidente francese, Emmanuel Macron, ha inviato "un pensiero alle famiglie e ai parenti delle vittime" dell'attacco "antisemita di Washington davanti al Museo ebraico".
Anche il Ministro francese degli Esteri, Jean-Noël Barrot, ha condannato l'attacco, definendolo "un atto odioso di barbarie antisemita". "L'omicidio di due membri dell'ambasciata di Isarele vicino al Museo ebraico di Washington - ha scritto Barrot su X, in un messaggio in inglese - è un atto odioso di barbarie antisemita. Nulla può giustificare una violenza del genere. Il mio pensiero va ai parenti e ai colleghi e allo stato di Israele".
La Francia "aumenterà la sicurezza nei pressi dei luoghi simbolo" per l'ebraismo, secondo quanto emerge da una richiesta del ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, inoltrata ai prefetti. Lo riferisce l'emittente BfmTv. Il Ministro ha anche fatto richiesta, ai prefetti, di "contattare i rappresentanti della comunità ebraica" in Francia.
"Sono vicino allo Stato d'Israele per il tragico assassinio di due giovani dipendenti dell'ambasciata israeliana a Washington. Scene di terrore e violenza da condannare con forza. L'antisemitismo figlio dell'odio contro gli ebrei va fermato, gli orrori del passato non possono più tornare". Lo ha scritto su X il Vicepremier e Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, condannando l'attacco al Jewish Museum di Washington, avvenuto ieri sera, in cui sono rimasti uccisi due dipendenti dell'ambasciata israeliana.