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Care colleghe e cari colleghi,
Prima di tutto grazie per la grande partecipazione con cui mi appoggiate e sostenete! Grazie a tutti i grandi amici e grandi professionisti che mi hanno aiutata, spronata, incoraggiata, regalato idee, tempo ed entusiasmo!
Sapete che sono indipendente e che ho presentato un programma strutturato che, non smetto di ripetere, è una base di partenza e attende il contributo di chi vorrà collaborare al miglioramento.
Prima del silenzio elettorale vi propongo ancora qualche riflessione.
Sono convinta occorra una nuova stagione. La nostra azienda ha più di 50 diverse professionalità. Cercare di uniformarle e appiattirle utilizzando numeri, conti e burocrazia, o con la solita formula manipolatoria del divide et impera, produce effetti che sono evidenti: persone mortificate, demotivate, divise, che hanno perso quell'entusiasmo, quella passione che ci contraddistingue e ci permette di essere la pima azienda culturale d'Italia.
Rifiutiamo luoghi comuni e frasi ad effetto come “fuori i partiti dalla Rai”.
Uno slogan che non contiene un ragionamento. Nel nostro sistema democratico e istituzionale, oggi come ieri, il problema non è avere o non avere i partiti dentro o fuori dalla Rai, ma come si collocano, come interagiscono all’interno dell’azienda i loro rappresentanti. La questione vera è che ognuno deve stare al suo posto, dando il giusto contributo senza invasioni di campo. Invasioni di campo che negli anni hanno facilitato la carriera in base a criteri clientelari, mortificando le professionalità e le capacità di tanti colleghi. Hanno reso difficile all’azienda mettere in atto progetti editoriali e culturali anche in un’ottica internazionale.
Ribadisco e sottolineo ancora una volta quanto io rispetti e difenda il ruolo importantissimo del sindacato. Chi andrà a ricoprire il ruolo di “Rappresentante dei dipendenti” nel Consiglio di Amministrazione non potrà prescindere dal contributo prezioso delle organizzazioni sindacali, senza però confusione o sovrapposizione di ruoli, affinchè la rappresentanza sindacale sia sempre inclusiva, capace di accogliere le istanze dei lavoratori e in grado di agire di concerto con dipendenti e consiglio di amministrazione per costruire insieme la Rai del futuro.
Il vero cambiamento, dunque, ritengo debba essere quello di riaffermare le competenze e le professionalità dentro questa azienda. E’ altrettanto importante cambiare visione d’insieme ripensando all’organizzazione del lavoro, alle risorse interne, ai contenuti, e all’implementazione delle tecnologie per gli utenti di domani.
Solo cambiando visione d’insieme si può davvero fare il salto di qualità. E il mio impegno andrà unicamente nel senso della comunione, condivisione per migliorare le condizioni di lavoro, la vita professionale di ognuno di noi e di conseguenza anche la qualità dei nostri prodotti radiofonici, televisivi e al più presto anche del web.
So che alcuni sono sfiduciati sull’utilità del voto, ma con questo ultimo contributo individuale possiamo davvero aprire una nuova e soddisfacente stagione per tutti! Uniamo le forze e impegniamoci a costruire il nostro futuro!!!!
CLAUDIA PREGNO