Influenza 2025: picco durante le feste. Medicina di precisione in prima linea contro virus e sindromi respiratorie acute

Aumentano in Italia i casi di influenza e sindromi respiratorie acute: previsto il picco nel periodo natalizio. Esperti e medici della Società Italiana di Medicina di Precisione invitano a proteggere i pazienti fragili con vaccini personalizzati e antivirali di nuova generazione.

(Prima Pagina News)
Lunedì 22 Dicembre 2025
Roma - 22 dic 2025 (Prima Pagina News)

Aumentano in Italia i casi di influenza e sindromi respiratorie acute: previsto il picco nel periodo natalizio. Esperti e medici della Società Italiana di Medicina di Precisione invitano a proteggere i pazienti fragili con vaccini personalizzati e antivirali di nuova generazione.

L’inverno è arrivato, nell’ultima settimana si sono registrati oltre 1 milione di casi di sindromi respiratorie acute, la curva dell’influenza continua a crescere e il suo picco massimo si registrerà durante le feste e in corso dei grandi spostamenti prevedibili in questo periodo dell’anno.

I Virus influenzali fra cui il nuovo ceppo K che è diventato prevalente sono la causa delle influenze stagionali. Il periodo di fine anno 2025 e anno nuovo 2026 si prospetta ad alta intensità per le malattie respiratorie e l’alta incidenza dei casi è dovuta ad un insieme di Virus principalmente da Virus con i ceppi A/H3N2 e B/Victoria che mutando continuamente generano nuovi ceppi che a loro volta determinano varianti come il ceppo K  ormai dominante che unendosi ad altri agenti virali come il Virus respiratorio sinciziale (VRS) e altri rhinovirus o varianti di SARS-COV2 contribuiscono all’aumento dei casi di sindrome respiratorie acute.

Gli esperti prevedono circa 18 milioni di contagi in Italia con infezioni i cui sintomi sono quelli tradizionali, tosse, raffreddore, riniti, mal di gola, associati a febbre, dolori muscolari e complicanze che possono colpire i vari distretti dell’organismo umano.

Le infezioni che si sovrappongono all’influenza sono le bronchiti e le polmoniti che si manifestano ed evolvono quando febbre,  tosse, mal di gola, persistono da più tempo con un respiro difficile e faticoso.

Come di consueto la circolazione dell’influenza colpisce prevalentemente i bambini al di sotto dei 5 anni mentre al momento l’incidenza osservata negli adulti è di circa il 15 per mille di abitanti ma è destinata ad aumentare drasticamente.

Si rinnovano gli inviti soprattutto per le categorie a rischio, di seguire le misure preventive più corrette, si consiglia il vaccino antinfluenzale che non è obbligatorio ma è raccomandato per le persone più fragili tra questi gli adulti over 65 ai quali il vaccino è consigliabile se non ancora fatto, da fare entro il mese dicembre (per avere un minimo di efficacia ed utilità) per chi lo desidera.

Particolare attenzione deve essere riservata ai milioni di pazienti con malattie croniche respiratorie, cardiache, neurologiche, ai pazienti diabetici, a quelli immunocompromessi o in terapia oncologica, ai pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali e per tutti quelli con Malattie Croniche Non Trasmissibili (MCNT).

Sebbene la prevenzione antinfluenzale si basi prevalentemente per questi pazienti sulla vaccinazione annuale (con vaccinazioni specifiche possibilmente da effettuare dal mese di ottobre a dicembre) le misure igieniche preventive e di protezione evitando contatti ravvicinati con chi manifesta sintomi influenzali sono fortemente raccomandate, così come l’utilizzo sia preventivo che in corso di malattia per il controllo dei sintomi di complessi molecolari biologici antivirali agonisti di nuova generazione poiché possono ridurre notevolmente le probabilità di sviluppare forme più gravi di influenza riducendo i casi di infezione e le complicazioni delle polmoniti batteriche e il rischio di sovrainfezioni con altre infezioni respiratorie come da SARS-COV2 o il Virus sinciziale (RSV) che possono causare malattie gravi anche negli adulti senza patologie pregresse.

In Italia durante la stagione invernale le patologie respiratorie acute e croniche come le broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO), l’asma bronchiale e le insufficienze respiratorie rappresentano una vera e propria priorità ed emergenza sanitaria poiché insieme alle malattie polmonari che in questo periodo sono in notevole aumento determinano la condizione di una maggior crisi nella gestione dei pronto soccorso per l’aumentato numero di accessi e di ricoveri in ospedale.

Infatti, l’afflusso nei centri di pronto soccorso durante questo periodo di influenza stagionale aumenta di oltre 10 volte rispetto ad altri periodi dell’anno, con cospicuo incremento di pazienti fragili e affetti da patologie croniche per queste ragioni le malattie per sindrome respiratorie acute sono considerate una vera priorità ed emergenza sanitaria.

Il sovraffollamento negli ospedali relativamente alle metodologie assistenziali per una corretta gestione delle sindromi respiratorie acute coinvolgono e riguardano diverse figure professionali. La metodologia con la quale si effettuano le scelte e le priorità assistenziali per i pazienti più fragili dipende dai medici di medicina generale chiamati a concentrarsi per svolgere una adeguata prevenzione e gestione delle malattie respiratorie che è cruciale per le categorie a rischio e in caso di complicazioni o di peggiorata condizione del paziente.

Gli specialisti in pneumologia ambulatoriale sul territorio sono quindi essenziali nella gestione delle affezioni respiratorie croniche per ridurre ed evitare le serie complicanze determinate dalle insufficienze respiratorie più severe o in caso di polmonite, per queste ragioni rivestono un ruolo primario poiché possono essere il primo più corretto filtro per l’accesso negli ospedali consentendo ai pneumologi ospedalieri di migliorare e gestire gli accessi e i posti letto da dedicare ai pazienti con affezioni respiratorie acute, croniche severe, nei reparti di terapia intensiva/semintensiva attrezzati.

In sintesi, normalmente per guarire dall’influenza servono dai 6 ai 10 giorni di riposo a letto, bere liquidi (acqua o the) per evitare la disidratazione usare con cautela e per poco tempo sostanze come paracetamolo ed ibuprofene spesso consigliati impropriamente per contrastare la febbre e i dolori. E’ importante ricordare che il paracetamolo ha una modesta e insignificante azione antinfiammatoria, e che l’ibuprofene può affaticare stomaco e reni aumentando i rischi epatici per queste ragioni sono farmaci sconsigliati nei pazienti con problemi gastrointestinali o con Malattie Croniche Non Trasmissibili, e in tutti i pazienti fragili. E’ da evitare inoltre l’uso degli antibiotici poiché non servono a nulla sui Virus, si potrà invece in casi specifici utilizzare su consiglio medico degli antivirali, preferibili poiché sicuri ed efficaci quelli definiti complessi molecolari endogeni agonisti che insieme ai rimedi naturali decongestionanti, consentono di monitorare i sintomi più fastidiosi senza complicazioni.  E’ opportuno sempre consultare il medico nei casi più seri e/o in corso di Virus sinciziale (RSV) che è una infezione che passa spesso inosservata ma che può evolvere in forme più gravi.

Il Virus sinciziale (RSV) continua ad essere una minaccia sia per i bambini più piccoli che per gli adulti specialmente over 60. Le molecole endogene biologiche antivirali in questi casi sono efficaci per ridurre le ospedalizzazioni al 90% dei casi.

Quando il Virus RSV circola in concomitanza con altri Virus influenzali causando sintomi similari (tosse, febbre, mal di gola, difficoltà respiratorie) può causare polmoniti e broncopolmoniti con rischi potenzialmente più gravi e pericolosi nelle persone fragili o nei pazienti con malattie infiammatorie croniche non trasmissibili, o con patologie autoimmuni, e nei pazienti con cardiopatie e pneumopatie poiché può aggravare la cronicità della malattia stessa, pertanto una particolare attenzione dovrà essere riservata a tali pazienti ad alto rischio e molto vulnerabili come raccomanda Augusto Sannetti Presidente della Società Italiana Educazionale Medicina di Precisione intervistato dall’Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale “Prima Pagina News” al margine di un incontro con esperti di settore, ricordando che l’uso di vaccini specifici personalizzati e l’utilizzo di complessi molecolari antivirali consentono una adeguata prevenzione e cura dei Virus sinciziali della RSV  e la strategia più adeguata per la gestione delle sindromi respiratorie acute che in questo periodo di massima esposizione quando gli agenti eziologici diventano più aggressivi è una priorità preventiva per difendere la salute e la qualità della vita delle persone più fragili attraverso un approccio metodologico imprescindibile che deve essere esercitato secondo i dettami e i consigli espressi dalla Società Scientifica Italiana Educazionale Medicina di Precisione.


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