Rai Concorso Giornalisti. Tutto in forse. Iacovino: Richiesta di accesso agli atti. Possibili violazioni e irregolarità
La Rai e la gestione dell’ultimo concorsone, quello che si è svolto alla Fiera di Roma e che ha visto nei padiglioni della Fiera quasi 4 mila persone nello stesso giorno, torna sulla graticola dei media. In una dichiarazione pubblicata sul suo profilo Fb il giuslavorista Vincenzo Iacovino annuncia una Class Action, e questo alla vigilia della seconda prova di esame programmata per il prossimo mese di gennaio rischia di rinviare il tutto a tempi non prevedibili.
(Prima Pagina News) | Martedì 01 Dicembre 2020
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Martedì 01 Dicembre 2020
Roma
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01 dic 2020 (Prima Pagina News)
La Rai e la gestione dell’ultimo concorsone, quello che si è svolto alla Fiera di Roma e che ha visto nei padiglioni della Fiera quasi 4 mila persone nello stesso giorno, torna sulla graticola dei media. In una dichiarazione pubblicata sul suo profilo Fb il giuslavorista Vincenzo Iacovino annuncia una Class Action, e questo alla vigilia della seconda prova di esame programmata per il prossimo mese di gennaio rischia di rinviare il tutto a tempi non prevedibili.
Un nutrito gruppo di candidati, giornalisti professionisti, si è già rivolto all’Avvocato Vincenzo Iacovino, famoso giuslavorista romano, per verificare possibili “ritenute illegittimità della prova preselettiva tutt’ora in corso di svolgimento”.
Tra i giornalisti interessati figurano sia coloro che hanno partecipato alla preselezione e sia coloro che non hanno potuto partecipare perché in quarantena oltre a coloro che non hanno partecipato per precauzione sanitaria dovuta alla pandemia da Covid 19.
I giornalisti che si sono ora affidati allo studio Iacovino lamentano “l’impossibilità di partecipazione per causa di forza maggiore nonchè l’assenza dell’anonimato nello svolgimento della procedura concorsuale”.
Si lamenta inoltre la mancata identificazione dei candidati. I giornalisti evidenziano inoltre che “nessuno ha controllato durante la prova il possibile uso del telefonino che molti hanno avuto la possibilità di consultare compreso lo smart watch con collegamento diretto ad internet”.
Lamentano inoltre “la illogicità ed errori grossolani contenuti in alcuni dei quesiti posti ed inoltre la disparità di trattamento in modo discriminante derivante, tra l’altro, dalla carenza di contestualità della prova”. L’Avvocato Iacovino insieme alla sua equipe sta valutando e sviluppando un’azione legale per inficiare la prova preselettiva, che già in partenza – anticipa il famoso legale romano- “presenta dei profili di illegittimità, al fine di far ammettere alla fase successiva i candidati esclusi o che non hanno potuto partecipare per cause di forza maggiore”.
Poi aggiunge ancora: “È già pronta una formale richiesta di accesso agli atti della procedura concorsuale volta a verificare ogni requisito inerente i quiz, il sistema di correzione e attribuzione del punteggio e ogni requisito personale e professionale dei candidati e dei componenti della Commissione”.
E infine l’appello per fare di tutto questo una vera e propria class action: “Invitiamo i candidati interessati a comunicare ogni eventuale vizio, riscontrato nel corso della procedura ivi compreso le domande ritenute errate e illogiche, alla seguente e-mail:
amministrazione@iacovinostudiolegale.it”.
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