Ricerca, Messa: in Pnrr 600 mln per limitare fuga di cervelli
"Fondi sufficienti soltanto per i prossimi due anni, occorre investire nelle prossime leggi di bilancio. Credo che il meccanismo delle borse di studio vada incoraggiato".
(Prima Pagina News)
Lunedì 11 Aprile 2022
Trento - 11 apr 2022 (Prima Pagina News)
"Fondi sufficienti soltanto per i prossimi due anni, occorre investire nelle prossime leggi di bilancio. Credo che il meccanismo delle borse di studio vada incoraggiato".
Nel Pnrr sono previsti "600 milioni per giovani ricercatori, con il bando entro giugno per cercare di recuperare cervelli e limitare la loro fuori uscita".

Così la Ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, durante il suo intervento all'incontro "Italia Domani-dialoghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza", svoltosi a Trento.

I finanziamenti, aggiunge, basteranno soltanto per i prossimi due anni, per cui "è chiaro che occorre investire nelle prossime leggi di bilancio. Credo che il meccanismo delle borse di studio vada incoraggiato per vari motivi, primo perché l'accesso non deve dipendere solo dal merito ma anche dalla posizione economica e secondo perché puntiamo molto sulla mobilità studentesca. Quindi su questo c'è l'impegno nel trovare risorse. Non possiamo mettere fondi strutturali nel Pnrr ma compensiamo con un intervento dello Stato. Questo vale per tutte le università italiane. Anche sulle universitarie siamo arriivati a livelli di esenzione abbastanza importanti".

"I bandi per le residenze universitarie e per le borse di studio hanno come obiettivo avere un'università accessibile per i giovani indipendentemente dalla propria residenza e dalle proprie condizioni economiche. Con questi bandi siamo riusciti a portarci vicini a Germania e Francia per l'entità delle borse, resta però un numero di beneficiari inferiori. Su questo c'è ancora molto da lavorare oltre al Pnrr che può essere un trampolino di lancio ma non può bastare", dice.

"Per i dottorati di ricerca, abbiamo pubblicato i primi decreti per 7.500 borse e ce ne saranno altri nei prossimi anni. L'idea è finanziare borse di studio per aumentare il numero dei dottorati di ricerca che possono essere di grande impatto anche per la pubblica amministrazione, per il patrimonio culturale, per la transizione digitale e ambientale e per l'industria. Trento avrà a disposizione circa 109 borse di cui 34 sui dottorati classici, per la PA, per il patrimonio culturale per green e digital, e la restante parte sono dottorati industriale per cui si chiede la compartecipazione dell'industria per almeno il 50% del finanziamento. Questo avvicina ancora di più i mondo dell'Accademia con quelli della produzione e dell'innovazione attraverso le figure dei dottori di ricerca".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

bandi
borse di studio
fondi
Italia domani
Maria Cristina Messa Ministro dell'Università e della Ricerca
Pnrr
PPN
Prima Pagina News
ricerca
università

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU