Sondaggio SWG: Bomba atomica e attentati, le paure degli italiani
L'ultimo Radar dell'Istituto di ricerca triestino fotografa il timore di una escalation dell'offensiva russa, dall'Ucraina ai Paesi Nato.
di Antonio Panei
Martedì 02 Aprile 2024
Roma - 02 apr 2024 (Prima Pagina News)
L'ultimo Radar dell'Istituto di ricerca triestino fotografa il timore di una escalation dell'offensiva russa, dall'Ucraina ai Paesi Nato.
Gli sviluppi del conflitto bellico russo-ucraino sono incerti e creano allarme tra la popolazione europea. In Italia cresce la paura per una eventuale escalation della guerra e per un coinvolgimento diretto di altri Paesi.  L'Istituto di ricerca SWG ha effettuato, dal 26 al 28 maggio, un sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.


"Poco meno della metà degli italiani - secondo quanto emerge dal Radar SWG - è seriamente preoccupata del fatto che la guerra possa protrarsi ancora per molti anni, ma anche di un possibile allargamento del conflitto ai paesi della Nato o per il ricorso ad armi nucleari".


Quanto al tema del sanguinoso attentato al Crocus City Hall di Mosca, è indubbia la matrice islamica ma sono emerse anche diverse tesi circa il presunto coinvolgimento di altri mandanti dell'atto terroristico.


"In effetti - si legge nel Radar SWG - nella percezione dell’opinione pubblica italiana soltanto il 37% è convinto che Isis-K abbia agito in maniera autonoma. Quasi nessuno però crede allo zampino degli ucraini, come dichiarato da Putin. Alcuni (13%) sostengono che sia stato lo stesso leader russo a favorire l’attacco, mentre l’11% punta il dito verso gli americani".


In merito alle torture praticate dalle forze di sicurezza russe sui presunti terroristi arrestati, il campione SWG si divide. "Il 40% degli intervistati - precisa l'Istituto di ricerca triestino - le ritiene inaccettabili, nonostante il fatto che siano stati autori di una strage. Su questa posizione troviamo la maggioranza degli elettori di centrosinistra. Un altro 45% considera invece il comportamento dei poliziotti e militari russi a suo modo comprensibile, anche se per metà di questi esagerato".


A seguito di questo attentato è scattata l’allerta in molti paesi europei per il timore di emulazioni. "In Italia - si desume dal Radar SWG - le persone esprimono una certa preoccupazione anche se parlare di vera e propria paura parrebbe esagerato. Si registra, piuttosto, una diffusa apprensione in merito agli sviluppi del conflitto in Ucraina".

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