#Covid-19, Draghi: "L’81% degli italiani ha completato il ciclo vaccinale, la curva è sotto controllo"
"Grazie a chi ha fatto il vaccino nelle scorse settimane, superando le proprie esitazioni".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 20 Ottobre 2021
Roma - 20 ott 2021 (Prima Pagina News)
"Grazie a chi ha fatto il vaccino nelle scorse settimane, superando le proprie esitazioni".
"L’81% degli italiani ha completato il ciclo vaccinale, l’86% ha ricevuto almeno la prima dose. Risultati molto soddisfacenti dalla campagna vaccinale", la quale "in Italia procede più spedita della media europea. A oggi, l’86% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose e l’81% è completamente vaccinata".

Così il premier Mario Draghi, durante il suo intervento al Senato per l'informativa sul Consiglio Europeo, in programma oggi e domani, dicendosi grato a "chi lo ha fatto nelle scorse ore, superando le proprie esitazioni".

"Prima dell’ultimo Consiglio europeo, a fine giugno, meno di un terzo della platea aveva completato il ciclo vaccinale. Negli ultimi quattro mesi, l’Italia ha dunque vaccinato metà della popolazione con più di 12 anni. Uno sforzo straordinario, per cui dobbiamo essere grati al nostro sistema sanitario, a partire da medici e infermieri".

"La curva epidemiologica è sotto controllo grazie al senso di responsabilità dei cittadini. Questo ci permette di mantenere aperte le scuole, le attività economiche e i luoghi della nostra socialità", evidenzia Draghi.

Tra i temi in programma nel Consiglio Europeo, ci sono anche la transizione ecologica e l'agenda digitale. "Dobbiamo migliorare la cooperazione tra gli Stati membri dell’UE nel digitale. Vogliamo trovare soluzioni condivise su quattro versanti: la sicurezza cibernetica, la concorrenza, i servizi digitali e l’intelligenza artificiale", precisa Draghi.

"Per affrontare questa transizione ecologica e digitale non ci sono altrenative all’intervento dello Stato, lo Stato non può che essere impegnato altrimenti queste due transizioni non avverranno. Questo vale anche nei rapporti con gli altri Paesi Ue per quanto riguarda le molte regole che sono state sospese in questo momento", continua, aggiungendo poi che "un criterio equitativo deve essere sempre tenuto presente nell’affrontare queste due transizioni".

"La transizione ecologica non comporta necessariamente una distruzione di posti di lavoro ma semmai un ampliamento dell’occupazione", sottolinea ancora il premier.

"Dobbiamo portare avanti un’agenda climatica ambiziosa e fare in modo che le nostre scelte siano accettate e condivise in maniera ampia dalla popolazione".

Il Consiglio Europeo verterà anche sulla questione legata ai migranti: secondo il Presidente del Consiglio è "essenziale che, già a questo Consiglio, la Commissione presenti piani d’azione chiari, adeguatamente finanziati, e rivolti con pari priorità a tutte le rotte del Mediterraneo, compresa quella meridionale. A questi piani andrà poi data rapida attuazione. L’Unione europea deve inoltre prestare attenzione alla specificità delle frontiere marittime e all’effettiva stabilità politica della Libia e della Tunisia. Intendo proporre che la Commissione europea aggiorni i capi di Stato e di Governo in ciascun Consiglio europeo sul grado di attuazione e di avanzamento degli impegni assunti. Solo in questo modo potremo rendere conto ai nostri Parlamenti e soprattutto ai nostri cittadini dei progressi compiuti a livello europeo, e di quello che ancora resta da fare".

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