«Dietro ogni dipendenza c’è una famiglia che soffre»: la storia di Alberto Genovese nelle parole della sorella

Trasformare il dolore in speranza: dalla storia di una sorella che ha conosciuto da vicino la dipendenza, nasce la Fondazione Laura e Alberto Genovese, per offrire ascolto e sostegno alle famiglie che vivono il dramma silenzioso delle droghe.

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Martedì 11 Novembre 2025
Roma - 11 nov 2025 (Prima Pagina News)

Trasformare il dolore in speranza: dalla storia di una sorella che ha conosciuto da vicino la dipendenza, nasce la Fondazione Laura e Alberto Genovese, per offrire ascolto e sostegno alle famiglie che vivono il dramma silenzioso delle droghe.

La tossicodipendenza non riguarda solo chi ne è direttamente colpito, ma travolge spesso anche chi gli sta accanto. È da questa consapevolezza che nasce la Fondazione Laura e Alberto Genovese, voluta da Laura Genovese per offrire supporto psicologico e umano a tutte quelle famiglie che si ritrovano, spesso nel silenzio, a convivere con la dipendenza di un proprio caro.

La testimonianza di Laura: «Se mi avessero detto che avrei raccontato tutto questo, non ci avrei creduto»

Laura è sorella di Alberto Genovese, noto imprenditore, ma è soprattutto una donna che ha scelto di trasformare il dolore in un progetto di aiuto per gli altri. «Questa Fondazione nasce da una storia vera, dalla mia storia. Quando ho capito che non potevo più tacere, ho deciso di agire».

Riflettendo sul passato, Laura evidenzia come tanti segnali fossero già presenti: cambiamenti emotivi, irrequietezza, comportamenti anomali. «Segnali che oggi riconosco come grida d’aiuto. Ma allora non li ho visti. O forse non volevo vederli. Perché quando ammetti un problema, gli dai forza e lo rendi reale».

«La dipendenza è una malattia. E chi sta accanto non può curarla da solo»

Nelle sue parole emerge una convinzione lucida: la tossicodipendenza è una malattia. Una condizione che disgrega la persona e danneggia le relazioni. «Non esiste un’età giusta o sbagliata, non c’è un profilo tipo. La droga può entrare nella vita di chiunque. E chi sta intorno spesso si sente impotente, incapace, solo».

Laura racconta di come abbia scelto di allontanarsi da suo fratello nella speranza che lui reagisse. Ma la dipendenza, spiega, spegne la percezione dell’altro. «Per lui l’unico pensiero era la sostanza. E non si è accorto del mio silenzio».

Una Fondazione per chi si sente solo

Oggi, quel vissuto si è trasformato in un progetto strutturato. La Fondazione Laura e Alberto Genovese offre supporto gratuito alle famiglie che affrontano la dipendenza di un loro caro: ascolto, orientamento, percorsi con professionisti. Ma soprattutto, un messaggio chiaro: non c’è vergogna nel chiedere aiuto. «Il dolore di non aver saputo come intervenire può essere più forte di tutto. E io questo dolore lo conosco bene».

Accendere una luce dove c’è buio

L’impegno di Laura non si esaurisce nel racconto. Si fa azione concreta. Si fa rete. Si fa voce. «Con la Fondazione vogliamo rompere l’isolamento. Nessuno deve sentirsi invisibile, come ci siamo sentiti noi». È un messaggio di coraggio, ma anche di speranza. Perché dalla dipendenza si può uscire. E non da soli.


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