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La Cina e la Russia hanno posto ieri il veto a un'iniziativa guidata dagli Stati Uniti per imporre ulteriori sanzioni delle Nazioni Unite alla Corea del Nord per i suoi rinnovati lanci di missili balistici, dividendo pubblicamente il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per la prima volta da quando ha iniziato a punire Pyongyang nel 2006.
I 13 membri rimanenti del Consiglio hanno tutti votato a favore della risoluzione elaborata dagli Stati Uniti che proponeva di vietare le esportazioni di tabacco e petrolio alla Corea del Nord, il cui leader Kim Jong Un è un fumatore incallito. La risoluzione avrebbe inoltre inserito nella lista nera il gruppo di hacker Lazarus, che secondo gli Stati Uniti è legato alla Corea del Nord.
Il voto è arrivato un giorno dopo che la Corea del Nord ha lanciato tre missili, tra cui uno ritenuto il più grande missile balistico intercontinentale (ICBM), in seguito al viaggio del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden in Asia. È stato l'ultimo di una serie di lanci di missili balistici quest'anno, vietati dal Consiglio di sicurezza.
L'ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha descritto il voto come una "giornata deludente" per il Consiglio.
Negli ultimi 16 anni il Consiglio di Sicurezza ha costantemente e unanimemente aumentato le sanzioni per tagliare i finanziamenti ai programmi di armi nucleari e missili balistici di Pyongyang. L'ultimo inasprimento delle sanzioni contro Pyongyang risale al 2017.
Da allora la Cina e la Russia hanno spinto per un alleggerimento delle sanzioni per motivi umanitari. Sebbene abbiano ritardato alcune azioni a porte chiuse nel comitato per le sanzioni alla Corea del Nord del Consiglio di Sicurezza, il voto sulla risoluzione di giovedì è stata la prima volta che hanno pubblicamente rotto l'unanimità.