Morte Michele Merlo, la perizia: "Se medico base avesse fatto diagnosi esatta, si sarebbe potuto salvare"
Secondo il medico, il cantante lo ingannò dicendogli di aver avuto una contusione alla coscia nel corso di un trasloco.
(Prima Pagina News)
Mercoledì 31 Agosto 2022
Vicenza - 31 ago 2022 (Prima Pagina News)
Secondo il medico, il cantante lo ingannò dicendogli di aver avuto una contusione alla coscia nel corso di un trasloco.
Michele Merlo avrebbe avuto una possibilità di salvarsi "tra il 79 e l'86%" se il medico di base avesse compreso che l'ematoma alla gamba non era un semplice strappo muscolare ma sintomo di leucemia.

E' quanto stabilito dalla perizia ordinata dal gip di Vicenza durante l'incidente probatorio, durante l'indagine per omicidio colposo, relativa alla morte del cantante, ex concorrente di Amici e X Factor, morto di leucemia fulminante il 6 giugno dello scorso anno.

Nell'inchiesta è coinvolto un medico di Rosà (Vi), a cui Merlo si rivolse il 26 maggio 2021. L'uomo gli fece mettere un bendaggio allo zinco per alcuni giorni. Il 2 giugno, Merlo fu visitato da un altro medico a Vergato (Bo), che gli riscontrò una tonsillite: secondo quanto risulta da una perizia ordinata dalla Procura di Bologna, nessuna terapia avrebbe potuto salvare il giovane cantante. In ogni caso, secondo i periti, è impossibile sapere con certezza se una diagnosi effettuata in tempo avrebbe potuto salvarlo, dato che gli effetti delle cure contro la leucemia non sono immediati, e nei giorni successivi avrebbero potuto manifestarsi emorragie mortali.

In sua difesa, il medico vicentino ha affermato che Merlo lo ingannò dicendo di aver avuto una contusione mentre stava facendo un trasloco. La discussione della relazione, redatta dai consulenti nominati dalla giudice Antonella Toniolo e consegnata nei giorni scorsi, è fissata per il 29 settembre.

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