Nagorno-Karabakh: raggiunto l'accordo per il cessate il fuoco, domani l'inizio dei negoziati
Si prevede "il ritiro delle restanti unità militari delle Forze armate armene dalla zona di dispiegamento del contingente delle forze di peacekeeping russe".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 20 Settembre 2023
Roma - 20 set 2023 (Prima Pagina News)
Si prevede "il ritiro delle restanti unità militari delle Forze armate armene dalla zona di dispiegamento del contingente delle forze di peacekeeping russe".
I separatisti del Nagorno-Karabakh, e l'Azerbaigian hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco, a partire dalle 13:00 locali (le 12:00 italiane).

Secondo quanto fanno sapere le autorità di Stepanakert citate dal sito Armenia News, l'intesa è stata raggiunta “con la mediazione del comando delle forze di pace russe” stanziate nella regione dopo la guerra scoppiata nel 2020.

E' previsto “il ritiro delle restanti unità militari delle Forze armate armene dalla zona di dispiegamento del contingente delle forze di peacekeeping russe”, nonché “lo scioglimento e il completo disarmo delle formazioni armate dell’esercito di difesa del Nagorno-Karabakh”.

Inoltre, “l’esercito di difesa del Nagorno-Karabakh” si impegnerà a ritirare le attrezzature peasnti e le armi, “al fine di smaltirle il prima possibile”.

I negoziati prenderanno il via nella giornata di domani. Stando a quanto fanno sapere le autorità di Stepanakert, si discuterà del “reinserimento, della garanzia dei diritti e della sicurezza degli armeni del Nagorno-Karabakh” e delle problematiche relative “al mantenimento della vita della popolazione nel quadro della Costituzione dell’Azerbaigian”.

Il premier armeno, Nikol Pashinyan, ha detto che l'intensità del conflitto nella regione si è ridotta. “Speriamo che l’escalation militare non continui”, ha dichiarato in un videomessaggio, per poi aggiungere che la fine dei combattimenti e la stabilità sono “molto importanti nelle condizioni attuali”.

Il Nagorno-Karabakh è uno Stato "de facto", che si è autoproclamato indipendente dall'Azerbaigian, e ha un riconoscimento limitato: è stato riconosciuto soltanto da tre Stati, nessuno dei quali è membro delle Nazioni Unite.

Dopo la guerra del 2020, gran parte della regione è stata posta sotto il controllo azero. Il territorio è circondato dall'Azerbaigian, tranne che per il collegamento assicurato dal Corridoio di Lachin, che collega la regione all'Armenia, ed è sotto il controllo delle forze di peacekeeping russe.

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