Rai, “Tutto il calcio minuto per minuto” compie 60 anni: ricordando i cronisti di allora

Roberto Sergio, Direttore di Radio Rai questa volta ha fatto le cose in grande e venerdì sera ha riunito insieme a Roma in Via Asiago i vecchi compagni di cordata di una trasmissione che ha fatto storia, e che rispondeva al nome di “Tutto il calcio minuto per minuto”.

(Prima Pagina News)
Giovedì 09 Gennaio 2020
Roma - 09 gen 2020 (Prima Pagina News)

Roberto Sergio, Direttore di Radio Rai questa volta ha fatto le cose in grande e venerdì sera ha riunito insieme a Roma in Via Asiago i vecchi compagni di cordata di una trasmissione che ha fatto storia, e che rispondeva al nome di “Tutto il calcio minuto per minuto”.

Tutto è pronto in Rai per la Grande festa di compleanno del mondo dello sport. Proprio così, perché la festa di compleanno che Radio Rai ha voluto mettere in piedi per ricordare venerdì sera in Via Asiago a Roma i 60 anni di “Tutto il calcio minuto per minuto”, la trasmissione sportiva più famosa e più popolare della storia della TV pubblica, è in realtà soprattutto un inno a milioni di sportivi italiani che ogni domenica si fermavano per ascoltare alla radio le telecronache dai campi di calcio.

“Tutto il calcio minuto per minuto”, è una trasmissione che in tutti questi anni ha coinvolto emozionato e trascinato decine di generazioni diverse, e che nei momenti di massimo fulgore -ricordano gli storici di queste cose- arrivava a registrare persino 25 milioni di radioascoltatori, cifre da record, mai più ripetute da nessun altro format sportivo.

La ideò nel 1959 un giovanissimo cronista che allora rispondeva al nome di Guglielmo Moretti, che prese spunto da una trasmissione radiofonica francese, "Sports et Musique" e nella quale cronisti-inviati commentavano in diretta dai campi di gioco le partite del campionato locale di rugby a 15. Le trasmissioni iniziarono in via sperimentale nel 1959, mentre il debutto ufficiale avvenne domenica 10 gennaio 1960. I più vecchi ricordano che “Il varo del programma nacque in realtà come sperimentazione per la trasmissione multipla a microfono aperto di diversi eventi in contemporanea, in preparazione dei Giochi della XVII Olimpiade di Roma del 1960, evento globale trasmesso televisivamente e radiofonicamente dalla Rai”. Ma non solo Guglielmo Moretti. Moretti ebbe infatti come suoi complici il grandissimo Sergio Zavoli, che allora era Capo della redazione radiocronache della RAI, e l’indimenticabile Roberto Bortoluzzi, che ne fu il primo conduttore. Da allora sono trascorsi e volati via 60 anni pieni, ma per milioni di italiani, ancora, è come se il tempo si fosse fermato a quella prima puntata di allora, 60 anni fa. Venerdì sera a Via Asiago l’attuale “principe” della trasmissione Filippo Corsini, insieme al direttore della Radio Roberto Sergio, dalle 21 alle 23 racconteranno a loro modo, e con grande solennità, i fasti e i successi di questa famosissima trasmissione radiofonica.

Ci saranno tutti i ragazzi di allora, cronisti e non, operatori di ripresa e tecnici del suono, registi e autori, cronisti di prima nomina e dirigenti già arrivati, il meno giovane sarà Emanuele Giacoia (nella foto in alto), che all’età di 92 anni ha deciso di non mancare per “ritrovare insieme ai vecchi superstiti del programma i ricordi e le emozioni più belle della mia vita”.

E non solo lui, e non solo loro, che a “Tutto il calcio minuto per minuto” erano diventati ormai una squadra collaudatissima e ben rodata, ma insieme a loro anche tanti altri cronisti sportivi di quegli anni, anche loro di grande prestigio professionale, che lavoravano in tanti altri programmi diversi. Un nome per tutti: ci viene in mente quello di Mario Giobbe e la sua “Domenica sport”, su Radio 2, era lo spazio che nei fatti anticipava e seguiva “Tutto il calcio minuto per minuto”.

Mario Giobbe condusse quel programma dal 1972 al 1987 e il suo motto -racconta Riccardo Cucchi, amico e allievo di Giobbe- era: ‘Più breve sei, più bravo sei”. Ma la forza della radio, da che la radio è nata, è sempre stata proprio questa grande capacità di sintesi e di velocità del linguaggio.’ Bene, venerdì sera a Via Asiago, il “vecchio” Emanuele Giacoia li rappresenterà idealmente tutti i radiocronisti sportivi italiani.

C’è un elenco ufficiale dei cronisti “storici” di “Tutto il calcio minuto per minuto”, e che in Rai nessuno ha mai alterato o corretto, quindi da ritenere assolutamente attendibile, almeno per la prima fase del programma, parliano dei primi quindici-venti anni di messa in onda, e che noi oggi riproponiamo qui di seguito proprio perché anche noi vogliamo rendere tutti gli onori possibili alla festa di compleanno di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Eccoli, gli uomimi d’oro del più seguito e più famoso programma radiofonico di tutti i tempi in Italia.

Nicolò Carosio (Voce storica del calcio prima in radio, poi in tv, è stato il primo ad intervenire da un campo nel corso di "Tutto il calcio minuto per minuto": era l'inviato a Milano per Milan-Juventus, campo principale del primo numero della trasmissione);

Alfredo Provenzali (dal 1966 al 2012; oltre ad essere stato il conduttore e a tenere i collegamenti, seguiva anche le partite di pallanuoto, il nuoto ed il ciclismo); Enrico Ameri (prima voce dal 1960 fino al 1991); Sandro Ciotti (dal 1960 al 1996; seguiva principalmente Roma e Lazio negli anni sessanta, poi divenne seconda voce, infine prima voce dopo il ritiro di Ameri); Riccardo Cucchi (dal 1982 al 2017; ha iniziato seguendo negli anni ottanta il Campobasso, poi prima voce dal 1995 al 2017 nonché caporedattore dello sport al Giornale Radio Rai. Il 12 febbraio 2017 commenta l'ultima partita da San Siro, Inter-Empoli);

Emanuele Dotto (voce storica di Genova, voce del ciclismo e in passato di vari altri sport, inviato e conduttore di Sabato Sport. Dal 2016, è tra il cast fisso di "Quelli che il calcio" nel ruolo di commentatore tecnico. In pensione dal 2019); Claudio Ferretti (dal 1968 terza voce in scaletta, fino al suo passaggio in tv nel 1988); Adone Carapezzi (solo negli anni sessanta, trasmetteva da Milano seguendo sia il Milan che l'Inter – radiocronista anche di ciclismo);Ezio Luzzi (storica voce della Serie B dal 1962 fino al 2000, torna al microfono il sabato pomeriggio per il punto sul "campionato cadetto" nella stagione 2011-2012);Piero Pasini (seguiva principalmente il Bologna e le altre squadre emiliano-romagnole; deceduto nel 1981 dopo il gol di Eraldo Pecci in Bologna-Fiorentina); Enzo Foglianese (dal 1970 fino al 23 dicembre 1995); Gianfranco Pancani (commentava la Fiorentina, il Pisa e le altre squadre toscane negli anni sessanta e settanta); Massimo Valentini (solo negli anni sessanta; anche storico volto televisivo ed anchorman del Tg1); Beppe Viola (voce fissa negli anni sessanta e settanta; anche scrittore e storico inviato della Domenica Sportiva); Andrea Boscione (trasmetteva principalmente da Torino); Nico Sapio (trasmetteva da Genova; morì il 28 gennaio 1966 in un incidente aereo); Italo Moretti (trasmetteva da Roma, poi divenne direttore del Tg3. Proprio oggi ci ha lasciato.); Luca Liguori (trasmetteva saltuariamente da Roma); Italo Gagliano (trasmetteva da Roma, poi passò al Tg2); Mario Gismondi (trasmetteva da Bari e Foggia fino al 1970, poi direttore del Corriere dello Sport); Marcello Giannini (trasmetteva da Firenze);Everardo Dalla Noce (trasmetteva da Ferrara e da Milano fino a metà anni ottanta); Emanuele Giacoia (negli anni settanta e ottanta commentava il Napoli, poi il Catanzaro e in alternanza l'Avellino, il Napoli e la Roma); Nino Vascon (trasmetteva da Venezia); Arnaldo Verri (trasmetteva da Milano); Nuccio Puleo (trasmetteva da Catania, poi passò al Tg2); Cesare Viazzi (trasmetteva da Genova e divenne direttore della sede regionale Rai della Liguria); Mario Guerrini (trasmetteva da Cagliari e poi da Milano); Carlo Nesti (voce di Torino negli anni ottanta, poi passato stabilmente in tv); Cesare Castellotti (anche volto storico di 90º Minuto da Torino); Livio Forma (voce storica dal 1980 per le partite più importanti di campionato e coppe, terzo in scaletta tra gli anni novanta e 2000. Ultima radiocronaca nel 2012); Tonino Raffa (voce storica dal 1982, soprattutto dai campi di Reggio Calabria e Messina, in seguito alla redazione centrale fino al 2012); Bruno Gentili (seconda voce dagli anni novanta fino al 2007, poi diventato per un periodo telecronista Rai per le partite della Nazionale); Andrea Coco (voce storica della Sardegna dai primi anni ottanta, oltre che di discipline olimpiche come scherma e nuoto; in pensione dal 2013); Giulio Delfino (tra le principali voci del campionato di calcio di Serie A e cronista della Formula 1. L'ultima sua radiocronaca calcistica è stata Porto-Roma di Champions League del 7 marzo 2019); Roberto Gueli (voce del Palermo fino al 2016, rientra nel 2018 in forza alla redazione centrale. Dal 2019 diventa il nuovo vice-direttore della TGR della Rai); Antonello Orlando (tra le voci principali dai primi anni novanta, la sua ultima è stata Cesena-Milan dell'11 settembre 2010, ora a Rai Sport); Enzo Delvecchio (storica voce della Puglia dal 1990; ha raccontato anche Olimpiadi, Europei e Mondiali di calcio. La sua ultima radiocronaca è stata Lecce-Sassuolo del 3 novembre 2019).

Poi c’è la seconda generazione, brava quanto la prima, e di cui presto torneremo a occuparci.


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