Strage di Altavilla Milicia (Pa): fermati due fanatici religiosi amici di Barreca
Pastore evangelista: "Giovanni era un uomo tranquillo, un padre di famiglia come tutti".
(Prima Pagina News)
Lunedì 12 Febbraio 2024
Palermo - 12 feb 2024 (Prima Pagina News)
Pastore evangelista: "Giovanni era un uomo tranquillo, un padre di famiglia come tutti".
Sabrina Fina e Massimo Carandente, fermati nella serata di ieri con Giovanni Barreca per l'omicidio della moglie e dei due figli di quest'ultimo ad Altavilla Milicia, sono due fanatici religiosi.

Le accuse mosse a loro carico sono quelle di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. Sui social, Carandente pubblicava soltanto card, foto e citazioni religiose, mentre la Fina, che lavorava come promoter di prodotti per l’igiene personale e la cura del corpo, divulgava messaggi contenenti brani tratti dai Vangeli.

Fin dall'inizio, gli inquirenti hanno percorso la pista dell'omicidio maturato nell'ambito dell'adesione di Barreca ad una setta o un gruppo religioso, che lo avrebbe indotto a compiere questo gesto estremo. D'altra parte, Barreca era un fanatico religioso che, sui social, più volte citava Roberto Amatulli, un parrucchiere del barese che si è autoproclamato pastore evangelico, guaritore ed esorcista, che diceva di poter scacciare il demonio.

“Dentro mia moglie e i miei due figli si nascondeva il demonio, per questo li ho uccisi, era l’unica cosa da fare”, avrebbe dichiarato Barreca dopo essere stato messo in stato di fermo dai Carabinieri.

L'uomo aveva massacrato la moglie, per poi darle fuoco, farla a pezzi e sotterrarla nel giardino di casa, in Via Regia Trazzera Marina di Granatelli, mentre i due figli sono stati strangolati con una catena, lasciata vicino al cadavere del più grande. Entrati in casa, i sanitari del 118 e i Carabinieri della Compagnia di Bagheria e del Nucleo Investigativo di Monreale hanno trovato l'altra figlia della coppia, la 17enne, in stato di shock e forse sotto effetto di narcotici, ma viva per miracolo.

“Giovanni era un uomo tranquillo mai una parola fuori posto, mai alzato delle mani ai propri figli,un padre di famiglia come tutti gli altri che lavorava”, ha scritto su Facebook Cristian Violante, guardia giurata di Gela e pastore evangelista. L'uomo dice di aver conosciuto Barreca nel 2019, “poi loro sono partiti al Nord e non li ho più sentiti. Nessun contatto”, e si dice dispiaciuto perché “hanno trovato delle persone che si sono spacciati per evangelici ma non lo sono” e l'hanno “portato a fare questa tragedia. Il movimento evangelico come quello cattolico,non c’entra niente con questa storia, perché noi portiamo le persone a sperimentare l’amore di Cristo, colui che ti abbraccia,ti ama,e ti accetta per così come sei,e ti cambia la vita,come è cambiata la mia”.

”Addolorato per questa famiglia e per i bimbi e l’unica cosa che dovremo fare in questo momento è pregare, e chi ha colpa pagherà secondo la legge dello stato e anche quella divina”, ha concluso Valente.

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