Strage di Erba, legale coniugi Romano: "Nuove prove evidenziano non colpevolezza di Olindo e Rosa"

Azouz Marzouk: "Sono tantissime le cose che non mi convincono, a me interessa trovare i veri colpevoli".

(Prima Pagina News)
Martedì 16 Aprile 2024
Brescia - 16 apr 2024 (Prima Pagina News)

Azouz Marzouk: "Sono tantissime le cose che non mi convincono, a me interessa trovare i veri colpevoli".

Ha preso il via stamani, alla seconda sezione penale della Corte d'Appello di Brescia, la seconda udienza del processo di revisione per Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due coniugi condannati all'ergastolo per la Strage di Erba, in cui furono uccisi Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk di soli due anni, la madre della donna, Paola Galli, e la loro vicina di casa, Valeria Cherubini.

La coppia è anche accusata di aver cercato di uccidere Mario Frigerio, marito della Cherubini e unico sopravvissuto, per una malformazione della carotide.

I due coniugi erano presenti in Aula. “L’amnesia anterograda di Frigerio è un dato certo. I magistrati, quando il 26 dicembre vanno da lui partono dal presupposto che il nome l’abbia già fatto e fanno per ben sette volte involontariamente domande suggestive. La prova nuova ci dimostra che anche in quella occasione, siccome il suo deficit cognitivo aveva raggiunto il suo apice, non fece il nome di Olindo, ma si adagiò ai nomi fatti dai magistrati per poi dire: ‘Non ricordo niente, io onestamente non l’ho riconosciuto”, ha dichiarato, nel corso dell'arringa, Fabio Schembri, uno dei legali di Olindo Romano, insieme con l'avvocato Nico D'Ascola, mentre a difendere Rosa Bazzi sono le avvocate Luisa Bordeaux e Patrizia Morello.

Gli stessi magistrati, il 27 dicembre, disposero una visita da parte del neuropsichiatra. “Frigerio non saprà fare banali sottrazioni, non sa che giorno sia, non sa da quanto è in ospedale”, ha proseguito l'avvocato Schembri, precisando che dalle intercettazioni ambientali è emerso che “un’ora prima avrebbe ricordato, un’ora dopo invece niente e lo dice anche ai figli: ‘Non ricordo assolutamente nulla dei miei aggressori”.

In più, l'avvocato di Frigerio aveva inviato un fax in cui “si continua a descrivere il volto di un soggetto sconosciuto”. “È pacifico che è tortuoso questo riconoscimento”, ha proseguito Schembri, che ha esposto il punto di vista degli esperti: “Frigerio aveva una amnesia, era un soggetto fragile, cerebroleso, e che a domande libere quando era in condizioni migliori indicava come aggressore un soggetto di etnia araba a lui sconosciuto”.

Le “nuove prove” hanno fatto emergere una “diversa dinamica” rispetto a quanto accadde nel dicembre del 2006, all'interno della palazzina del ghiaccio di Erba, ha aggiunto Schembri. “Ci sono tre consulenze che descrivono una dinamica dei fatti completamente diversa da quelli della sentenza e rendono incompatibili Olindo e Rosa come colpevoli della strage di Erba”, ha proseguito.

Le registrazioni di quanto detto da Mario Frigerio, ha spiegato l'altro legale di Olindo, Nico D'Ascola, “non si trovano. Se vi fosse stato un malfunzionamento” i carabinieri “che erano in ascolto se ne sarebbero accorti e sarebbero intervenuti”, ma, al contrario, “non si trova la registrazione, si fanno spallucce: è la spiegazione del disperato”.”Adesso scopriamo che quelle intercettazioni erano rilevanti perché Frigerio dice ai figli: ‘Non ricordo nulla’”, ha proseguito.

Durante l'arringa, l'avvocato generale dello Stato, Domenico Chiaro, ha scosso la testa.  “Evitiamo plateali manifestazioni di dissenso – ha detto D'Ascola, rivolgendosi a lui –. Quando avete parlato voi, noi non l’abbiamo fatto”. “Scuotere il capo è una manifestazione di dissenso”.

“A me ciò che interessa è che vengano arrestati i veri colpevoli, che salti fuori la verità. Ho letto le carte e ribadisco che ho visto il percorso: sono tantissime le cose che non mi convincono”, ha dichiarato il marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, Azouz Marzouk, fuori dalla Corte d'Appello di Brescia. “L’importante per me è che venga fuori la verità. Sto vivendo la mia vita in maniera tranquilla, in pace con tutti. Conduco questa battaglia per tutti”, ha aggiunto.

“L’importante è che arrestino i veri colpevoli e che salti fuori la verità“, ha riaffermato Marzouk. “Conduco questa battaglia per tutti. Non so se ho avuto nemici in questi anni, posso dire che ho vissuto la mia vita come la sto vivendo adesso: tranquillo e in pace con tutti”, ha proseguito, per poi concludere: “Sono convinto dell’innocenza di Rosa e Olindo perché ho letto le carte, ho visto il percorso di questi anni, le cose che sono state fatte, che confermano che c’è qualcosa che non va. Tantissime cose non tornano”.


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