Luana Cammalleri e Pietro Ferrara volevano gettare ombre sulla reputazione di Carlo La Duca, l'imprenditore agricolo sparito nel 2019, motivo per cui sono in carcere con l'accusa di omicidio.
I due, rispettivamente moglie e migliore amico di La Duca, da loro soprannominato "bestia", avevano reso dichiarazioni agli inquirenti e alla stampa per depistare le indagini, dicendo che l'uomo era "alcolista" e "pieno di debiti", frequentava "prostitute" e "maltrattava" la moglie, che aveva sporto denuncia nei suoi confronti.
La Cammalleri si presentava davanti alle telecamere come se fosse in ansia ( “… piangevo e dicevo scusate scusate e mi giravo la faccia”), ma in realtà odiava chiunque la chiamasse "signora De Luca". Anche Ferrara avrebbe recitato una parte, quella dell'amico dolente.
Secondo gli inquirenti, però, nessuno dei due era interessato alla sorte dell'uomo: "Basti osservare che soltanto dieci giorni dopo la scomparsa, esattamente il 29 febbraio i due amanti hanno fantasticato sui loro prossimi incontri di natura sessuale", scrivono.
Un racconto agghiacciante: la donna avrebbe messo indosso la camicia e il gilet che De Luca aveva il giorno del matrimonio, e Ferrara glieli avrebbe strappati di dosso per poi consumare con lei un rapporto sessuale. Gli stessi indumenti sarebbero stati usati per asciugarsi le parti intime dopo l'amplesso.
In seguito, Ferrara potrebbe essersi liberato della camicia - avrebbe detto “la metto in un sacchetto e gli do fuoco” - oppore l'indumento potrebbe essere stato riutilizzato per un altro rapporto sessuale.
Secondo gli inquirenti, i due avrebbero ucciso La Duca e poi si sarebbero disfatti del corpo, perchè l'uomo avrebbe rappresentato un ostacolo da eliminare, in modo da ottenere tutti i suoi beni, inclusa l'azienda agricola.
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