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"Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole perchè non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo?".
"Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole perchè non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo?".
Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, vuole “prolungare il campo di sterminio”. A lanciare l'accusa è il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo che il leader di Kiev ha detto no al riconoscimento della Crimea come parte della Federazione Russa, nell'ambito di una proposta di pace lanciata dal tycoon.
Questa osservazione contribuisce ad alimentare il clima di tensione, quando domani sono in programma a Londra dei colloqui tra funzionari statunitensi, europei e ucraini per la pace e la possibile cessione del territorio a Mosca: “Non c’è nulla di cui parlare, è la nostra terra. La terra del popolo ucraino”, ha dichiarato Zelensky.
“Questa affermazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia, dato che la Crimea è stata persa anni fa sotto gli auspici del presidente Obama e non è nemmeno un punto di discussione – ha scritto Trump sul suo social Truth -. Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole perchè non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo?”.