Alberto Lenza, addio a un visionario: dalle radio libere a tNotice, l’amico che credeva in una tecnologia capace di unire

Scomparso prematuramente il 4 dicembre, Alberto Lenza è stato un innovatore con radici profonde nella radio e lo sguardo sempre proiettato sul futuro. Lo ricordo dai giorni intensi delle radio libere fino ai progetti digitali che lo hanno reso un riferimento nel recapito qualificato e nella trasformazione tecnologica.

di Maurizio Pizzuto
Martedì 30 Dicembre 2025
Roma - 30 dic 2025 (Prima Pagina News)

Scomparso prematuramente il 4 dicembre, Alberto Lenza è stato un innovatore con radici profonde nella radio e lo sguardo sempre proiettato sul futuro. Lo ricordo dai giorni intensi delle radio libere fino ai progetti digitali che lo hanno reso un riferimento nel recapito qualificato e nella trasformazione tecnologica.

Ci sono persone che attraversano la tua vita lasciando un segno netto, riconoscibile, come una sigla radiofonica che ti resta in testa per anni. Per me Alberto Lenza è stato questo: un amico vero e una personalità di grande spessore, capace di unire competenza e curiosità, rigore e immaginazione. Sapere che oggi non è più con noi, dopo la sua scomparsa prematura del 4 dicembre, è un pensiero che stringe lo stomaco e rende difficile trovare parole “giuste”. Ma proprio le parole, quando arrivano dal cuore e dalla memoria, forse possono restituire almeno un frammento della sua forza.

Ci eravamo conosciuti ai tempi del clou delle radio libere, quando l’aria era elettrica e sembrava possibile inventare ogni giorno un linguaggio nuovo. Io ero direttore responsabile della testata Mondo Radio Centro Italia e Alberto direttore artistico dei programmi: lavorare con lui significava stare accanto a uno che aveva sempre un’idea in più, sempre un passo avanti. Era innovativo per natura, ma mai per posa: lo era perché ascoltava, studiava, sperimentava. E soprattutto perché possedeva una conoscenza musicale rara, profonda, non esibita: la metteva al servizio del pubblico e della qualità, con quell’attenzione al dettaglio che solo i veri appassionati hanno.

Poi, come succede spesso, le circostanze e il lavoro ci portarono ognuno per la propria strada. Finché, anni dopo, ci siamo rincontrati in un altro “territorio di frontiera”, quello digitale. Alberto aveva una visione lucida, concreta, e al tempo stesso audace: intuiva prima di altri come certe soluzioni potessero cambiare abitudini, processi, perfino mentalità. Fu in quel contesto che lo rividi all’opera con la “raccomandata elettronica”, un’idea che raccontava perfettamente il suo modo di pensare: trasformare un gesto tradizionale in un servizio moderno, mantenendo affidabilità e valore legale, ma rendendolo più semplice e più vicino alle persone.

Con tNotice arrivò il suo grande momento di popolarità e di riconoscimento pubblico: ne divenne CEO di tNotice, realtà specializzata nei servizi di recapito qualificato e appartenente al gruppo inPoste S.p.A.. Alberto era un professionista di grande esperienza, un innovatore e visionario dallo spirito forte, portatore instancabile di idee e sempre attento al cambiamento digitale. Ma ciò che mi colpiva, più di tutto, era la convinzione profonda che la tecnologia non dovesse dividere: doveva unire, includere, migliorare la vita e il lavoro, senza creare distanze tra chi “sa” e chi resta indietro.

Eppure, nonostante i percorsi professionali e le responsabilità crescenti, la radio rimase sempre il suo pallino principale. Come una casa interiore a cui tornare. Per questo volle creare una web radio, Radio 4 Passion (https://www.radio4passion.it/), e anche lì ci siamo ritrovati a collaborare con la stessa amicizia di un tempo: diretta, leale, piena di entusiasmo. È un dettaglio che oggi ha il sapore di un lascito: Radio 4 Passion è ancora riprodotta sul sito dell’agenzia stampa Prima Pagina News che dirigo, e ogni volta che parte quel flusso sonoro sembra di sentire, in controluce, la sua presenza e il suo gusto.

Alberto mancherà per la sua intelligenza pratica, per la sua capacità di immaginare il domani senza perdere il senso delle cose, per la sua passione musicale e per quella forza interiore che non chiedeva permesso. Mancherà a chi ha lavorato con lui e a chi gli ha voluto bene. A me resta la gratitudine di aver condiviso due stagioni decisive della sua vita: quella delle radio libere e quella del digitale. Due mondi diversi, eppure uniti dallo stesso filo: la voglia di comunicare meglio.

In questa dolorosa circostanza esprimiamo la nostra più sentita vicinanza ai suoi cari e ci uniamo al ricordo della sua competenza e professionalità. Alla famiglia di Alberto Lenza, e a tutti coloro che gli sono stati vicini, il nostro cordoglio più sincero.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

#tNotice
Albertolenza
Innovazione Digitale
PPN
Prima Pagina News