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E' un progetto volto a sopperire alla carenza di personale, anche specializzato, reclutandolo all'estero, soprattutto in Brasile, favorendo quello di origine italiana. L'iniziativa è stata promossa dall'ANFE, Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati
E' un progetto volto a sopperire alla carenza di personale, anche specializzato, reclutandolo all'estero, soprattutto in Brasile, favorendo quello di origine italiana. L'iniziativa è stata promossa dall'ANFE, Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati
Presentata ieri, 28 maggio 2025, presso il salone degli arazzi, all'interno del MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la piattaforma Destino Italia, un progetto volto a sopperire alla carenza di personale, anche specializzato, reclutandolo all'estero. L'iniziativa è stata promossa dall'ANFE, Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati. La ricerca del personale all'estero a opera della Piattaforma, è focalizzata su persone di origine italiana, figli o nipoti di emigranti. La sua “mission” cercare competenza, radici e soluzioni. Portare in Italia personale specializzato, anche al fine di sopperire alla cosiddetta “fuga di Cervelli”. Personale soprattutto in campo sanitario, dell'agricoltura, della meccanica di precisione, campo questo in cui vi è grande richiesta di personale, ed edile. Attualmente il suo focus si concentra sul Brasile e il sud America in generale. Destino Italia avrà il compito di assistere, dal punto di vista amministrativo, domanda e offerta di lavoro. Mettere in diretto contatto i lavoratori con gli imprenditori. Persone che desiderano venire a lavorare ma, anche vivere in Italia, ed essendo di origine italiana sono più facilitate nell'integrazione nella società e del sistema Italia, a cominciare dall'alimentazione. “ANFE è da sempre vicina alle tematiche delle politiche migratorie” – ha dichiarato il presidente Salvo Bendici. “Puntiamo su Destino Italia come una delle soluzioni al tema della carenza delle competenze specifiche e allo stesso tempo come un impulso di ripopolamento dei borghi italiani”. “Spesso infatti si tratta di medie e piccole aziende con pochi dipendenti che non sono in grado di trovare le competenze di cui hanno bisogno”. Inoltre vivere in piccoli centri - conclude Bendici – è anche più sostenibile dal punto di vista economico per lavoratori immigrati che non possono permettersi gli alti costi abitativi delle grandi metropoli”.
Sono intervenuti Salvo Bendici, presidente ANFE; Maria Forte, vice capo dipartimento prefetto direzione centrale per le politiche migratorie; Paola Picone, Direttore Generale politiche industriali e PMI del MIMIT; Stefania Congia, direttore generale ministero del lavoro e delle politiche sociali; Tullio Patassini, capo segreteria presidenza X commissione camera; Alessandro Pagano, CIPE, borghi e PMI; William Nonnis, della presidenza del consiglio; Giuseppe Pinelli, coordinatore Destino Italia; Elena Persi, Destino Italia, Cosimo Valerio, responsabile Brasile Destino Italia; Gianni Polizzi, presidente Promotegoup; Roberto Caponi, presidente confagricoltura; Carlo Verdone, presidente Federitaly; Luca Colavolpe Severi, responsabile nazionale dell'organizzazione di ANPIT; Laila Perciballi, garante diritti degli anziani - Roma e Alessandro Peron, Segretario generale Fiap.