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+0,7% in termini tendenziali.
+0,7% in termini tendenziali.
"Nel primo trimestre del 2025 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti del primo trimestre del 2024.
La crescita congiunturale del Pil diffusa il 30 aprile 2025 era stata anch’essa dello 0.3% mentre quella tendenziale era stata dello 0.6%. Il primo trimestre del 2025 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al primo trimestre del 2024.
La variazione acquisita per il 2025 è pari a +0,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a quanto diffuso lo scorso 30 aprile.
Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con una crescita dello 0,1% dei consumi finali nazionali e dell’1,6% degli investimenti fissi lordi.
Le importazioni e le esportazioni sono cresciute rispettivamente del 2,6% e del 2,8%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,4 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,1 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,3 gli investimenti fissi lordi e contributo negativo della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP) pari a 0,1 punti percentuali.
Per contro, la variazione delle scorte ha sottratto 0,3 punti percentuali alla variazione del Pil, mentre la domanda estera netta ha fornito un contributo positivo di 0,1 punti percentuali.
Si registrano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto in agricoltura, silvicoltura e pesca e nell’industria, pari rispettivamente all’1,4% e all’1,2%, mentre i servizi registrano un lieve calo, pari allo 0,1%".
E' quanto riferisce l'Istat.
"La stima completa dei conti economici trimestrali conferma la crescita congiunturale dello 0,3% dell’economia italiana nel primo trimestre dell’anno rilasciata in via preliminare il mese scorso. Risultano invece in lieve rialzo sia la crescita tendenziale, che si assesta allo 0,7% rispetto allo 0,6% della stima preliminare, sia la crescita acquisita per il 2025, che passa allo 0,5% dallo 0,4%.
Tra le componenti della domanda interna, i consumi delle famiglie e delle ISP hanno fornito un contributo di 0,1 punti percentuali alla crescita congiunturale del Pil, gli investimenti di 0,3 punti, mentre la variazione delle scorte ha sottratto 0,3 punti percentuali.
Positivo per 0,1 punti percentuali è risultato il contributo della domanda estera netta. Riguardo al valore aggiunto, sono risultate in crescita agricoltura e industria (1,4% e 1,2% rispettivamente), mentre è lievemente calato il settori dei servizi (-0,1%). Sono cresciute dell’1% le ore lavorate, dello 0,5% i redditi pro-capite e dello 0,7% le posizioni lavorative", commenta l'Istituto.