Meloni: "Meglio tagliare il cuneo fiscale che fare il salario minimo"
"Il taglio della tassazione sul lavoro deve essere la priorità".
(Prima Pagina News)
Venerdì 26 Maggio 2023
Trento - 26 mag 2023 (Prima Pagina News)
"Il taglio della tassazione sul lavoro deve essere la priorità".
"Ci siamo concentrati per dare risposte immediate alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie, agli studenti, al comparto agricolo, sportivo, al mondo delle sanità: abbiamo lavorato a 360 gradi per dimostrare che non ci saremo voltati dall'altra parte non solo perché è doveroso per quei cittadini ma anche perché è importante per l'Italia nel suo complesso. L'Emilia Romagna è una locomotiva e se si ferma noi non possiamo mantenere buoni parametri macroeconomici che stiamo vedendo".

"Saremo chiamati a trovare le risorse necessarie. Una cosa è leggere i numeri e l'altra è vedere" i danni causati dall'alluvione. "Attiveremo soprattutto il fondo di solidarietà, c'è anche il fondo di coesione", ed è necessario che ci sia "flessibilità dei fondi esistenti", incluso il Pnrr, che "riguarda soprattutto la messa in sicurezza, è un fondo strategico" per far fronte ad eventi imprevisti.

"Sono partita per il Giappone nominando un commissario alla siccità e torno" che ne devo nominare un'altro per l'alluvione, "la messa in sicurezza del territorio è priorità assoluta".

Così la premier, Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento con il Festival dell'Economia di Trento.

"L'ondata di maltempo che ha colpito l'Emilia Romagna è stata eccezionale, sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia in 36 ore, sommati ai 300 caduti nello stesso territorio nella prima settimana di maggio. In 15 giorni è caduta metà di tutta la pioggia che cadrebbe nella stessa zona in un intero anno.

Il bilancio è grave in tema di vittime, per cui mercoledì abbiamo proclamato il lutto nazionale, ci sono oltre 15mila evacuati, attività economiche e produttive in ginocchio. Oggi non è ancora possibile la quantificazione dei danni complessivi, che sono ingenti. Lavoreremo sulle misure e sulle richieste da fare all'Ue", prosegue Meloni.

"Di fronte a una catastrofe serviva una risposta immediata ed è stata data con il Consiglio dei ministri di martedì con cui abbiamo varato primi interventi per oltre due miliardi di euro, uno sforzo immane fatto in 72 ore per il quale devo ringraziare tutto il Consiglio dei Ministri".

A una domanda in merito alle recenti polemiche con Parigi, risponde: "Il fatto che diversi governi di estrazione politica diversa dalla nostra sentano il dovere di criticarci, non vuol dire che c'è un problema, vuol dire che il governo sta andando molto bene. Una certa narrazione rischia di essere smontata e questo è un problema che alcuni hanno, non con noi, ma con le loro opposizioni interne".

A Hiroshima, "con il presidente Macron abbiamo avuto un incontro molto basato sulla concretezza, come sempre. Trovo abbastanza divertente una certa lettura che si dà delle nostre relazioni, anche un po' infantile, quando si dice, vi salutate, vi parlate, vi vedere... Tra Italia e Francia ci sono rapporti secolari, non cambiano per le dinamiche di politica interna", continua la premier.

In merito al Piano Mattei, aggiunge Meloni, "la sfida è convincere tutti a portare investimenti, è una materia di cui ci stiamo occupando tantissimo" con l'intento di "riportare la Ue a essere più presente in un continente altrimenti depredato da altri attori" che non usano "proprio" un approccio analogo.

In merito al piano economico, evidenzia: "L'impatto del taglio che stiamo realizzando è diverso da quello fatto dai miei predecessori, e non è finito. Il taglio della tassazione sul lavoro deve essere la priorità". Il taglio del cuneo "ha un impatto importante con l'inflazione galoppante. È la cosa più importante che si può fare in questa fase. Non è tutto: la prima sfida è rendere questi provvedimenti strutturali, la seconda è allargarli ulteriormente. Abbiamo salari da fame, il problema dell'inflazione, si dice che bisogna immaginare un salario minimo legale e poi si dice anche che abbassare il cuneo e rafforzare le buste paga è inutile: sono cose che non stanno in piedi. È meglio tagliare il cuneo che fare il salario minimo legale, che è buono sul piano filosofico ma nella sua applicazione rischia di essere un boomerang".

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