ROMA CAPUT MUNDI, itinerari e siti rotariani nel tempo

Contributo al Piano di Gestione Unesco di Roma Capitale   

(Prima Pagina News)
Venerdì 14 Giugno 2019
Roma - 14 giu 2019 (Prima Pagina News)

Contributo al Piano di Gestione Unesco di Roma Capitale   

Sono venti i club romani del Rotary che si sono messi insieme per lanciare un’iniziativa tesa valorizzare i siti di Roma e del Lazio iscritto nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Il programma d’azione è stato presentato alla città in un incontro presso la Facoltà di Architettura della Sapienza. 

Lo scopo è dare qualità ad un turismo responsabile, consapevole del suo ruolo formativo e culturale. Come contributo allo sviluppo del Piano di Gestione di Roma Capitale, si intende ora approfondire, con l’aiuto dei giovani ricercatori, gli ambiti di studio individuati con progetti di valorizzazione della Città di Roma, estendendoli e raccordandoli ai siti Unesco presenti nel territorio regionale.

 

 I temi sono stati approfonditi nelle relazioni della Prof. Arch. Tatiana Kirova – Ordinario di Restauro architettonico, Politecnico di Torino, coordinatore del scientifico del Progetto, della Prof. Arch. Maria Grazia Turco –Associato di Restauro architettonico, Sapienza Università di Roma, del Prof. Arch. Mario Docci – Ordinario di Disegno, Emerito della Sapienza Università di Roma e del Prof. Arch. Calogero Bellanca – Associato di Restauro architettonico, Sapienza Università di Roma.

 Il contributo al Piano di Gestione Unesco per Roma e il suo territorio  affronta, insieme con gruppi di giovani neolaureati ed esperti nelle diverse discipline (rilevamento architettonico e urbano, storia della città, restauro nelle sue diverse accezioni, architettonico, urbano, ambientale e territoriale) le problematiche sull’argomento.

 

La fase del Piano di Conoscenza nel Pianodi GestioneUnesco ha individuato per alcuni ambiti urbani e ambientali, il Patrimonio Identitario di Roma con le sue principali testimonianze architettoniche e gli spazi urbani, attraverso la loro contestualizzazione e illustrazione. Sono stati dunque tracciati i principali Itinerari Tematici, dall’Archeologia Urbana al Verde Storico, dall’impianto Medioevale a quello Rinascimentale, dal Barocco all’espansione Ottocentesca.

Di conseguenza sono stati raccordati nel Piano della Valorizzazione i più significativi esempi di intervento già sviluppati nella città: dal “Restauro d’Arte”, al “Restauro Multimediale” e al “Restauro Virtuale”, analizzando il Patrimonio Materiale e Immateriale che definisce l’identità urbana.

Attraverso la ricerca sulPaesaggio Storico Urbanosono stati riscoperti i fili della storia antica e moderna, tra mito e realtà, al fine di individuare il Paesaggio Culturale del territorio urbano. Esso è stato definito anche attraverso l’analisi delle Vie d’Acqua, Tevere e Aniene, e delle Vie di Terra che raccordano in un unico territorio storico di riferimento Roma, Tivoli, Ostia Antica, i centri etruschi di Tarquinia e Cerveteri, tutti siti iscritti nella World Heritage List dell’Unesco, collegandoli, attraverso le grandi e storiche Vie Consolari (Appia, Aurelia, Cassia e Flaminia) alle altre grandi città europee del Patrimonio Unesco.

 Nei prossimi mesi verrà programmato un incontro con le autorità capitoline che gestiscono il Piano di Gestione Unesco al fine di valutare modalità della collaborazione.


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