Strage Capaci, Mattarella ricorda Falcone: "Coltivava il coraggio contro la viltà"
La vedova di Vito Schifani, Rosaria Costa: "Le forze dell'ordine non sporchino la divisa, come quelli che in passato hanno tradito, cercate di avere una coscienza, perchè poi dovrete vedervela con Dio".
(Prima Pagina News)
Lunedì 23 Maggio 2022
Palermo - 23 mag 2022 (Prima Pagina News)
La vedova di Vito Schifani, Rosaria Costa: "Le forze dell'ordine non sporchino la divisa, come quelli che in passato hanno tradito, cercate di avere una coscienza, perchè poi dovrete vedervela con Dio".
Si è svolta, al Foro Italico di Palermo, la cerimonia di commemorazione dei trent'anni dalla Strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i poliziotti Rocco Dicilio, Vito Schifani e Antonio Montinaro.

Alla cerimonia, a cui hanno preso parte migliaia di persone, tra cui molti studenti, hanno partecipato anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, i Ministri Patrizio Bianchi (Istruzione), Luciana Lamorgese (Interno), Marta Cartabia (Giustizia), Luigi Di Maio (Esteri), Maria Cristina Messa (Università), il Capo della Polizia Lamberto Giannini, il Procuratore di Roma Francesco Lo Voi, il Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Mellillo, Maria Falcone.

"Sono trascorsi trent'anni da quel terribile 23 maggio, allorché la storia della nostra Repubblica sembrò fermarsi come annientata dal dolore e dalla paura. Il silenzio assordante dopo l'inaudito boato rappresenta in maniera efficace il disorientamento che provò il Paese di fronte a quell'agguato senza precedenti, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. La fermezza del suo operato nasceva dalla radicata convinzione che non vi fossero alternative al rispetto della legge, a qualunque costo, anche a quello della vita. Con la consapevolezza che in gioco fosse la dignità delle funzioni rivestite e la propria dignità. Coltivava il coraggio contro la viltà, frutto della paura e della fragilità di fronte all'arroganza della mafia. Falcone non si abbandonò mai alla rassegnazione o all'indifferenza", ha detto Mattarella.

"Le visioni d'avanguardia, lucidamente "profetiche", di Falcone non furono sempre comprese; anzi in taluni casi vennero osteggiate anche da atteggiamenti diffusi nella stessa magistratura, che col tempo, superando errori, ha saputo farne patrimonio comune e valorizzarle. Anche l'ordinamento giudiziario è stato modificato per attribuire un maggior rilievo alle obiettive qualità professionali del magistrato rispetto al criterio della mera anzianità, non idoneo a rispondere alle esigenze dell'Ordine giudiziario", ha aggiunto.

"Ancora una volta sono in gioco valori fondanti della nostra convivenza. La violenza della prevaricazione pretende di sostituirsi alla forza del diritto. Con tragiche sofferenze per le popolazioni coinvolte. Con grave pregiudizio per il sistema delle relazioni internazionali. Il ripristino degli ordinamenti internazionali, anche in questo caso, è fare giustizia. Raccogliere il testimone della "visione" di Falcone significa affrontare con la stessa lucidità le prove dell'oggi, perché a prevalere sia la causa della giustizia; al servizio della libertà e della democrazia", ha concluso.

La vedova di Vito Schifani, Rosaria Costa, che ai funerali disse "io vi perdono, però dovete mettervi in ginocchio", ha fatto un nuovo appello a tutti gli "uomini dello Stato che hanno tradito", chiedendo collaborazione per arrivare alla verità: "Direi di comportarsi degnamente, anche alle forze dell'ordine che indossano la divisa, di non sporcarla come hanno fatto in passato quelli che hanno tradito. Il mio appello è: cercate di avere una coscienza perché poi andrete a vedervela con Dio", ha detto al Giornale Radio di Rai Radio1.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

commemorazione
Foro Italico
Palermo
PPN
Prima Pagina News
Rosaria Costa
Sergio Mattarella
Strage di Capaci

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU