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Il ragazzo: "Sono ancora frastornato, devo metabolizzare". L'avvocato: "Gioia indescrivibile".
Il ragazzo: "Sono ancora frastornato, devo metabolizzare". L'avvocato: "Gioia indescrivibile".
La Corte d'Assise d'Appello di Torino ha assolto Alex Pompa, il ragazzo che era stato accusato di aver ucciso suo padre a coltellate nel 2020 per difendere sua madre durante l'ultima lite in famiglia.
Il processo era stato ripetuto su disposizione della Cassazione, che aveva annullato la condanna a 6 anni e due mesi e disposto il rinvio.
"Sono ancora frastornato. Quando i giudici hanno letto la sentenza mi sono voltato verso i miei avvocati perché non sempre capisco cosa viene detto in queste aule. Ora devo metabolizzare, io metabolizzo sempre dopo. Festeggerò con Zoe, la mia cagnolina", ha detto Pompa subito dopo l'assoluzione.
La parola "assoluzione" non è stata pronunciata dai giudici, che, però, hanno confermato la sentenza di primo grado, emessa il 24 novembre 2021.
"È una gioia indescrivibile", ha commentato l'avvocato Claudio Strata, legale difensore di Pompa. "Spero - ha aggiunto l'avvocato - che questa pronuncia, autorevolissima, metta fine alla vicenda".