Ucraina, alti ufficiali: "Il rischio che le linee del fronte crollino è grande"
"Non c'è nulla che possa aiutare l'Ucraina adesso".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 03 Aprile 2024
Roma - 03 apr 2024 (Prima Pagina News)
"Non c'è nulla che possa aiutare l'Ucraina adesso".
"Non c'è nulla che possa aiutare l'Ucraina adesso perché non esistono tecnologie in grado di compensare l'Ucraina per la grande massa di truppe che la Russia scaglierà contro di noi.

Noi non disponiamo di queste tecnologie e neanche l'Occidente le ha in numero sufficiente".

E' quanto fanno sapere alcuni alti ufficiali dell'Esercito di Kiev che avevano prestato servizio sotto la guida del generale Valery Zaluzhny, citati da Politico.

L'esercito ucraino ha abbattuto i quattro droni russi lanciati la notte scorsa. Lo rende noto l'Aeronautica Militare ucraina, ripresa dall'Ukrainska Pravda. “Gli Shahed sono stati distrutti da unità di gruppi di fuoco mobili delle forze di difesa ucraine nelle regioni di Khmelnitsky, Zhytomyr, Kirovograd e Cherkasy”, fa sapere l'Aeronautica. La Russia ha attaccato anche l'Oblast di Donetsk, con tre missili antiaerei guidati S-300.

L'azienda elettrica Dtek riferisce di aver perso l'80% della sua capacità produttiva: “Ecco come appare dall’interno una delle centrali termoelettriche della Dtek dopo gli attacchi nemici su larga scala del 22 e 29 marzo”, fa sapere l'azienda su Telegram, postando un video in cui si vedono i danni subiti dalla centrale.

“L’80% della capacità produttiva dell’azienda è andata perduta – precisa l'azienda – cinque su sei dei nostri Tpp sono gravemente danneggiati.La situazione è estremamente difficile”.

“L’Ucraina ha urgente bisogno di aiuti milutari. Qualsiasi ritardo nel fornire sostegno ha conseguenze sul campo di battaglia mentre parliamo, quindi è necessario spostare le dinamiche di sostegno a un’assistenza di sicurezza affidabile e prevedibile della Nato all’Ucraina, in modo da fare meno affidamento sui contributi volontari e più sugli impegni della Nato, meno sulle offerte a breve termine e più sugli impegni a lungo termine“. Così il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, arrivando alla Ministeriale Esteri dell'Alleanza Atlantica.

“Pertanto, i ministri discuteranno di come la Nato possa assumersi maggiori responsabilità nel coordinamento dell’equipaggiamento militare e dell’addestramento per l’Ucraina, ancorando tutto ciò all’interno del solido quadro della Nato”,ha proseguito.

“Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjartó ha affermato con fermezza che l’Ungheria non sosterrà alcuna proposta della Nato che possa avvicinare l’alleanza alla guerra o trasformarla da coalizione difensiva a coalizione offensiva. Sottolineando il predominio della guerra in Ucraina nell’agenda della riunione della Nato, ha dichiarato che la Nato è un’alleanza di difesa, mettendo in guardia contro la minaccia di un’ulteriore escalation”.

E' quanto ha reso noto il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, riferendosi alla proposta di istituire un fondo da 100 miliardi di dollari per Kiev.

Dal Ministro, ha aggiunto Kovacs, sono arrivate critiche anche per le intenzioni contrarie e le proposte che vanno oltre le “linee precedentemente rosse”, inclusa la possibilità di schierare truppe occidentali per prevenire un'ulteriore escalation della tensione o un conflitto diretto tra Nato e Russia.

Szijjartó, ha concluso il portavoce, ha espresso l'auspicio che la voglia di pace e la razionalità guidino la Ministeriale degli Esteri della Nato, ponendo un rifiuto a quelle iniziative che possano spingere l'Alleanza in guerra o cambiare la sua essenza difensiva.

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