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Zuppi (Cei): "L'Ucraina non è un oggetto ma un soggetto, e sicuramente non si può fare a meno di Kiev nei colloqui di pace".
Zuppi (Cei): "L'Ucraina non è un oggetto ma un soggetto, e sicuramente non si può fare a meno di Kiev nei colloqui di pace".
"Vediamo che l'esercito russo non si sta preparando a porre fine alla guerra. Al contrario, sta compiendo movimenti che indicano la preparazione per nuove operazioni offensive". Così, su X, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
"Le questioni relative alla sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa vengono discusse da tutti noi insieme", ha detto, per poi ringraziare i "leader europei per il loro chiaro sostegno".
Nel contempo, ha concluso Zelensky, "sosteniamo tutti la determinazione del presidente Trump e insieme dobbiamo definire posizioni che non consentano alla Russia di ingannare il mondo ancora una volta".
I leader di ventisei Stati membri dell'Unione Europea, esclusa l'Ungheria, hanno diffuso una dichiarazione a sostegno degli sforzi del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per “una pace e una sicurezza giuste e durature” in Ucraina.
“Noi, leader dell’Unione europea, accogliamo con favore gli sforzi del presidente Trump volti a porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e a raggiungere una pace e una sicurezza giuste e durature per l’Ucraina”, recita la dichiarazione.
“Una pace giusta e duratura che porti stabilità e sicurezza deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità, integrità territoriale e il principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza”, continua.
“Il popolo ucraino deve avere la libertà di decidere il proprio futuro. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina. Negoziati significativi possono aver luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità”, prosegue il documento. “La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha implicazioni più ampie per la sicurezza europea e internazionale.
Condividiamo la convinzione che una soluzione diplomatica debba proteggere gli interessi vitali di sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa. L’Unione europea, in coordinamento con gli Stati Uniti e altri partner con idee simili, continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina, nell’esercizio del suo intrinseco diritto all’autodifesa. Continuerà inoltre a sostenere e imporre misure restrittive nei confronti della Federazione Russa”, precisa.
“Un’Ucraina in grado di difendersi efficacemente è parte integrante di qualsiasi futura garanzia di sicurezza. L’Unione europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza sulla base delle rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale e nel pieno rispetto della politica di sicurezza e difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e difesa di tutti gli Stati membri.
L’Unione europea sottolinea il diritto intrinseco dell’Ucraina di scegliere il proprio destino e continuerà a sostenere l’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’Ue”, concludono i leader dei ventisei Paesi.
Adesso è "prematuro" parlare di un "cattivo accordo" per l'Ucraina, nell'ambito dell'incontro in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin, sono soltanto "speculazioni". Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea, nel corso del briefing odierno con la stampa.
"Ci prepariamo al vertice, la nostra posizione è chiara e lavoriamo con l'Ucraina perché la sua posizione sia presente al vertice", ha evidenziato la portavoce, ricordando la chiamata organizzata per domani dal Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, a cui parteciperanno anche il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e quello degli Stati Uniti, Donald Trump.
"L'Ucraina non è un oggetto ma un soggetto, e sicuramente non si può fare a meno dell'Ucraina nei colloqui di pace". E' quanto ha detto il Presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana, ndr), Card. Matteo Zuppi, replicando ad una domanda dei giornalisti sul vertice fra Trump e Putin, in programma in Alaska il 15 agosto, a margine di una visita al Centro Fernandes, struttura della Caritas di Castel Volturno (Ce) che ospita migranti, dove sono arrivati 50 ragazzi ucraini, nell'ambito del progetto nazionale "È più bello insieme", promosso dalla Caritas Nazionale con la Cei.