“Madreselva”, Il nuovo romanzo di Giuseppe Gnagnarella incanta e commuove.

 Arriva nelle librerie il nuovo romanzo di Giuseppe M. Gnagnarella. Si tratta di “Madreselva” (Edizioni Kirke), una nuova avvincente storia scritta dal noto giornalista, già corrispondente Rai e volto noto della tv.

di Maurizio Pizzuto
Sabato 30 Ottobre 2021
Roma - 30 ott 2021 (Prima Pagina News)

 Arriva nelle librerie il nuovo romanzo di Giuseppe M. Gnagnarella. Si tratta di “Madreselva” (Edizioni Kirke), una nuova avvincente storia scritta dal noto giornalista, già corrispondente Rai e volto noto della tv.

Last but not least, il grazie più caro va alle donne d’Abruzzo e agli uomini che hanno saputo leggere la loro anima”.

Sornione, elegante, misurato, soprattutto educatissimo, non ha mai smesso di sorridere Beppe Gnagnarella, almeno da quando lo conosco io, il che vuol dire da almeno 30 anni. Quando io arrivai in RAI, sentivo parlare di lui continuamente come uno degli uomini RAI già allora più influenti di Viale Mazzini.

Madreselva -spiega l’autore- è un romanzo, quindi frutto di fantasia, ma i fatti e i personaggi storici sono reali. Quelli inventati sono ispirati a persone che ho conosciuto e che ho liberamente raccontato: mi scuso con chi dovesse riconoscersi in uno o più tratti ed eventualmente non si sentisse correttamente raccontato”.

Il libro sarà presentato lunedì 8 novembre, alle ore 19, al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo (Lungotevere in Augusta, 28). Parterre delle grandi occasioni, la giornalista Silvia Guidi, l’avvocato Piero Sandulli e Louis Godart, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei. A moderare l’incontro sarà il giornalista Andrea Covotta. responsabile di Rai Quirinale.

Dopo i primi due romanzi - “Rendez-vous. Saint Germain, dove batte il cuore di Parigi” (2016) e “La ragazza con l'accendino” (2017) - dai sapori francesi, l’autore torna in Italia. “Madreselva” - questo il titolo scelto per la nuova opera - è un lungo viaggio attraverso le vicende del "bel paese", dal 1943 sino ai giorni nostri.

Per Giuseppe Gnagnarella si tratta del terzo romanzo che si inserisce nel filone “storico” iniziato con “1978 - L’anno che ha cambiato la Repubblica” e che si è sviluppato fino al più recente “La sposa contesa – Viaggio nell’ultima Intifada”. Anche questo libro esce per Kirke, una casa editrice indipendente, con cui Gnagnarella ha avviato una proficua collaborazione.

“Nel libro –scrive Gnagnarella nella sua post fazione- c’è un breve dialogo riportato in dialetto: non credo sia incomprensibile, comunque ho scelto di riferirlo come si sarebbe potuto davvero svolgere per rispetto della cultura e dei valori del protagonista, ispirandomi a un vecchio contadino, che ho conosciuto e imparato a rispettare, che ha governato, da capo e con furbizia, dentro il suo vestito marrone di velluto, gli appuntamenti, stagione dopo stagione, con la famiglia dei miei nonni materni. Aveva mani forti e spalle larghe, capaci “di portare la croce”, letteralmente durante la processione del Venerdì Santo, figuratamente durante la guerra e nei periodi di magro raccolto. Quella stessa croce che utilizzava per apporre la sua firma”.

Madreselva” è ambientata in Italia a partire dagli anni ’50 per arrivare ai giorni nostri. La protagonista del romanzo è Irene, una donna normale, straordinaria nella sua normalità. Sa vivere i suoi anni, dal 1946 ai giorni nostri, facendoli diventare passo dopo passo la chiave di lettura del futuro. Una donna moderna che sceglie di impegnarsi nel lavoro vincendo un concorso in banca pur potendo vivere di rendita, che sceglie l’amore affrontando occhiate di rimprovero, che sceglie la famiglia investendo così nella crescita sociale e culturale. Una donna come le tante altre, emigrate negli anni ’50 dal sud al nord Italia, che obbligano i figli ad andare a scuola e i mariti a risparmiare intuendo che dalla cultura e al risparmio sarebbero venuti progresso e modernità. Una donna che non ha paura di andare controcorrente restando “Angelo del focolare”, una donna capace di soffrire in silenzio ma di essere leader, in parrocchia come in famiglia come nella guida dei figli. Una donna, come tutti gli uomini e le donne che hanno ricostruito e lanciato nel futuro la migliore Italia.

Forte il messaggio politico che si trae leggendo questo romanzo e che il famoso giornalista RAI traduce in questo modo: “Travolto il modello della globalizzazione, bisognerebbe far nascere un nuovo ordine mondiale: servirebbero leadership per ora introvabili e non solo in politica. Occorre un grande sforzo di rinnovamento culturale e organizzativo per far respirare la Terra, da conciliare, necessariamente, con il rilancio degli investimenti e dell’occupazione”.

E ora veniamo all’autore. Giuseppe Maria Gnagnarella, giornalista, lancianese di nascita, romano di adozione, è stato responsabile della comunicazione della Presidenza della Rai, portavoce del Vice Direttore Generale della Rai, capo ufficio stampa di Rai2, responsabile dei rapporti Rai con la Commissione parlamentare di Vigilanza e con gli Enti locali, capo redattore politico del Tg3 e del Giornale Radio, Vaticanista e inviato speciale di guerra in Israele, Libano, Nicaragua ed ex Jugoslavia. Già Consigliere di Amministrazione della LUISS Guido Carli, è autore dei volumi: “1978, l’anno che ha cambiato la Repubblica”, pubblicato da Le Monnier nei “Quaderni di Storia di Spadolini”; “La bella preda”, pubblicato da Carabba e “Storia politica della Rai”, pubblicato da TEXTUS Edizioni. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo “Rendez-Vous a Saing Germain” (Gangemi), mentre è del 2017 “La ragazza con l’accendino” (Kirke). Nel 2018 ha pubblicato “La sposa contesa. Viaggio nella prima Intifada” (Kirke). Ha insegnato nelle Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma, all’Università Salesiana e all’Università di Cassino. Premio “Abruzzese dell’anno” nel 2006, Premio “Penne pulite” nel 1999.


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