Acqua, Tiso (Confeuro): Gestione idrica in Italia tra le peggiori: sfruttare strategia Ue

Gestione idrica inefficiente e infrastrutture obsolete frenano l’agricoltura italiana. Confeuro: “Subito progetti concreti per accedere ai fondi UE e affrontare la crisi”.

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Mercoledì 11 Giugno 2025
Roma - 11 giu 2025 (Prima Pagina News)

Gestione idrica inefficiente e infrastrutture obsolete frenano l’agricoltura italiana. Confeuro: “Subito progetti concreti per accedere ai fondi UE e affrontare la crisi”.

“Confeuro giudica positivamente la nuova road map della Commissione Europea per la Strategia per la resilienza idrica, una serie di obiettivi raccomandati ai quali gli Stati sono chiamati ad allinearsi anche per beneficiare dei nuovi fondi stanziati dalla Bei - la Banca europea per gli investimenti - che metterà a disposizione 15 miliardi di euro di finanziamenti tra il 2025 e il 2027. Fondi che rappresentano un’opportunità concreta per affrontare una delle emergenze strutturali più gravi del nostro Paese: la gestione dell’acqua”, dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro. “La gestione idrica in Italia, purtroppo, è tra le peggiori in Europa - prosegue Tiso - sia in termini di dispersione, che di servizio idrico integrato, con un impatto diretto anche sul settore primario. In agricoltura, infatti, si continua a fare troppo poco in termini infrastrutturali, nonostante le gravi conseguenze di siccità, desertificazione e cambiamento climatico, che proprio nei mesi estivi raggiungono il loro picco. È urgente, quindi, mettere in campo progettualità concrete che intercettino le risorse comunitarie, evitando di perdere ancora tempo prezioso. Nel comparto agricolo, d’altronde, la gestione dell’acqua resta spesso inefficiente e disorganica: gran parte delle infrastrutture irrigue è obsoleta, frammentata o inadeguata ad affrontare le attuali sfide ambientali. Il sistema dei consorzi di bonifica non sempre riesce a garantire una distribuzione efficace, equa e sostenibile delle risorse idriche, mentre permangono enormi disparità tra le diverse regioni italiane. È fondamentale promuovere un piano per l’agricoltura irrigua che punti all’efficienza, all’innovazione tecnologica e al riuso delle acque, in linea con le nuove direttive europee. Solo così sarà possibile sostenere davvero le aziende agricole e garantire produzioni alimentari di qualità in un contesto sempre più condizionato dagli eventi climatici estremi”, chiosa Tiso.


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