Arte, Catanzaro: al Complesso Monumentale S. Giovanni l'installazione "Change is possible" di Gianfranco Basso
La mostra, parte del progetto "Transumanza. Medioevo e Ruralità", si terrà dall'11 giugno al 31 luglio.
(Prima Pagina News)
Mercoledì 09 Giugno 2021
Catanzaro - 09 giu 2021 (Prima Pagina News)
La mostra, parte del progetto "Transumanza. Medioevo e Ruralità", si terrà dall'11 giugno al 31 luglio.
Dall’11 giugno al 31 luglio la terrazza del Complesso monumentale San Giovanni di Catanzaro ospita "Change is possible", installazione ambientale dell’artista Gianfranco Basso, a cura di Carmelo Cipriani, promossa dall'Associazione Culturale Eos Sud.

La mostra fa parte del progetto "Transumanza. Medioevo e Ruralità - Monachesimo e Istituzioni ecclesiastiche nel periodo della dominazione normanna", finanziato dalla Regione Calabria nell'ambito del PAC Calabria 2014-2020.

L’installazione "Change is possibile" nasce da una riflessione sulla figura di Gioacchino da Fiore, celebre monaco calabrese vissuto tra il 1135 e il 1202.

Per tutti Gioacchino rappresenta un modello di libertà, il testimone autentico di un nuovo soffio vitale dello Spirito nella storia. Gioacchino formulò una filosofia della storia imperniata sulla corrispondenza delle tre età della Storia alle tre persone della Trinità: l'Età del Padre, caratterizzata dal timore di Dio, dall'ira e dalla legge del taglione, l’Età del Figlio, caratterizzata dal perdono, ma anche dal falso amore, dall'ipocrisia, dalla simonia e dalla prepotenza della gerarchia ecclesiastica), l'Età dello Spirito Santo, l’ultima, caratterizzata dalla vera spiritualità e dal vero amore, in un regno dove i conflitti sono pacificati, le guerre eliminate e l'uomo rigenerato dallo svelamento dei misteri.

Proprio su quest’ultima si é soffermata l’attenzione dell’artista, la terza età, l’età del rinnovamento spirituale dell’essere umano, l’età in cui non ci sarebbe stato più bisogno di pensare al premio eterno per compiere il dovere morale, il tempo della perfezione in cui l’uomo farà il bene perché è il bene, non più in funzione di arbitrarie ricompense.

La profezia di Gioacchino ha condizionato fortemente diversi eventi storici, quali per esempio la conversione di San Francesco e quindi la nascita dell’ordine dei frati minori, ha ispirato Dante nella stesura della Divina Commedia.

II pensiero di Gioacchino non è rimasto chiuso nel Medio Evo, ma si è proiettato nei secoli futuri penetrando nel cuore stesso dei processi formativi della civiltà europea. Esso è stato così variamente ripreso, assimilato e metabolizzato da divenire uno dei più frequentati crocevia della tradizione culturale e spirituale dell'Occidente. Gioacchino da Fiore va conosciuto, studiato e divulgato come uno dei grandi maestri della civiltà europea. Cristoforo Colombo si appellò più volte, nei suoi scritti, all'autorità profetica dell'Abate calabrese.

Da Giuseppe Mazzini a Foscolo, l’abate calabrese é stato fonte di ispirazione di cambiamenti epocali nel corso della storia. Per tre volte nei discorsi elettorali di Barack Obama, è affiorata la citazione dotta e inusuale del monaco, definendolo “maestro della civiltà contemporanea” e “ispiratore di un mondo più giusto”.

"Change is possibile", invece, é il monito legato alla speranza di rinnovamento dell’uomo contemporaneo, abbiamo bisogno di un rinnovamento totale, e questa rivoluzione non può che nascere dall’essere umano. L’uomo con le proprie azioni ha condizionato la storia portando cambiamenti che hanno migliorato la vita su questo pianeta ma ha portato anche grandi catastrofi, guerre, problemi climatici. L’installazione é formata da tre sculture in ferro, alte 450 cm, le teste e i corpi di ognuna, sono concatenati l’uno dentro l’altro, in particolare la forma delle teste ricorda i Cerchi Trinitari di Gioacchino, rappresentati nel Liber Figurarum.

Le tre persone, rievocative del pensiero trinitario del monaco, in questo lavoro chiamano in causa anche la relazione tra gli esseri umani, il bisogno incondizionato di ogni persona di relazionarsi con i propri simili.

Lo abbiamo visto in questo periodo storico quanto sia importante il rapporto tra gli individui, nessuno si salva da solo, ognuno di noi ha bisogno dell’altro per dar senso alla propria esistenza. Non basta la tecnologia, il Covid-19 rivela la ricerca di senso nell’uomo come desiderio di relazioni autentiche. Le relazioni sociali sono un elemento essenziale della nostra vita, non sostituibile con i mezzi di comunicazione digitale.

Le tre figure rappresentate in Change is possibile non si toccano ma i corpi vivono insieme nonostante non ci sia contatto, si tratta di una distanza fisica ma non relazionale. La scultura é immersa nel vuoto, esili fili descrivono le figure che si stagliano nello spazio, il corpo é fatto di tutto quello che sta intorno, il vuoto diventa pieno, il dentro diventa fuori, interno ed esterno non hanno limiti. L’oro dei fili traccia un impronta indelebile nello spazio, ricordando la presenza viva dell’essere umano e rendendola parte integrante del mondo.

Il Complesso monumentale San Giovanni di Catanzaro sorge in Piazza Garibaldi, sull'area del Castello Normanno, eretto nell’XI secolo da Roberto il Guiscardo e parzialmente distrutto nel Quattrocento. I materiali del castello furono utilizzati – tra l’altro – per l’edificazione della Chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista, sede di una delle più importanti confraternite della città; la Congrega dei Bianchi di Santa Croce (1563) con l'Hospitio (1569) e il convento dei Teresiani (1645). Questi ultimi due edifici furono in seguito furono trasformati in caserme e poi in carceri.

Il 18 dicembre 1998, con una mostra dedicata ad Andrea Cefaly, il Complesso dei San Giovanni si è avviato verso un nuovo ciclo di vita e di storia. Nel 1999, una nuova mostra dedicata a Mattia Preti (il Cavalier calabrese) consacrò il Complesso quale prestigioso polo culturale ed espositivo, fra i più importanti dell’Italia Meridionale. E’ questo il ruolo che oggi il Complesso detiene, grazie alla suggestività del luogo e all'ampiezza dei restaurati spazi espositivi.

Gianfranco Basso nasce a Lecce nel 1978. Nel 2009 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel corso degli anni si appassiona anche alla fotografia e alla scultura. La sua inesauribile ricerca indaga il rapporto costante tra spazio ed individuo; è il vuoto a creare lo spazio stesso, ambiente catartico in cui gli oggetti e le figure vivono, pensano ed esistono.

È palpabile, in ogni sua opera, l’importanza di questo universo pulsante nel quale il soggetto è immerso, dal quale si irradiano idee, sensazioni ed invenzioni. Ha partecipato a numerose mostre collettive e ha tenuto personali in Italia e all'estero. Le sue opere figurano in collezioni private e pubbliche.

Nel 2012 ha ricevuto il premio della critica alla “I Biennale Internazionale - Città di Lecce”, mentre nel 2016, sempre nel Salento, ha vinto il “Premio di pittura” intitolato al grande paesaggista Giuseppe Casciaro e nel 2018 é il vincitore dell’Apulia Land Art Festival. È stato tra i finalisti al “Premio Arte Cairo Editore”, al “Celeste Prize 2015” e al “Donkey Prize III”. E’ stato invitato a partecipare a Pechino, al “ 2017 Beijing Contemporary Art Festival-Meeting in 798”. Vive e lavora a Roma.

Info al pubblico

Il Complesso monumentale San Giovanni di Catanzaro
Piazza Garibaldi. Catanzaro (CZ)

La terrazza è aperta tutti i giorni, rispettando i seguenti orari: 08:30-18:00

Contatti sul sito di Medioevo e Ruralità

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