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Il ragazzo era stato accoltellato nel settembre del 2024, mentre cercava di difendere un suo amico durante una lite.
Il ragazzo era stato accoltellato nel settembre del 2024, mentre cercava di difendere un suo amico durante una lite.
E' stato condannato a 11 anni e 6 mesi di reclusione il giovane che, il 4 settembre del 2024, in via Piave, a Bologna, aveva ucciso a coltellate Fallou Sall, intervenuto nel corso di una lite tra l'imputato e un amico bengalese. All'epoca, imputato e vittima avevano 16 anni.
La decisione è stata presa dal collegio di giudici presieduto dalla presidente del Tribunale per i minori di Bologna Gabriella Tomai, che ha derubricato in lesioni gravi la seconda accusa di tentato omicidio dell'amico di Fallou.
La Procura dei minori, con la pm Caterina Salusti, aveva chiesto 21 anni, di cui 14 per l'omicidio volontario di Fallou, 6 per il tentato omicidio dell'amico (a sua volta accusato di lesioni e molestie telefoniche nei confronti dell'imputato) e un anno per il reato di porto abusivo d'arma.
Il processo si è svolto con rito ordinario e a porte chiuse: l'imputato si è collegato in videoconferenza dall'Ipm dove è detenuto. Il suo difensore, l'avvocato Pietro Gabriele, ha chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste: "La madre del mio assistito ha spiegato chi era il figlio, ovvero un ragazzo normale - ha ricordato il legale - che era vessato da alcuni ragazzini e questo è un fatto di questo processo. Ha detto che è stata una disgrazia e l'ha detto col cuore di mamma".
Presenti anche i genitori di Fallou, assistiti dall'avvocato Loredana Pastore. "Dal nostro punto di vista, come genitori, qualsiasi pena non sarà mai sufficiente, lasciamo la legge fare il suo dovere", ha detto il padre poco prima della sentenza. "La pm ha ripercorso tutti i fatti - ha aggiunto la moglie - speriamo ci sia giustizia".
La lettura del verdetto ha generato nel padre uno stato di profonda amarezza: "Sappiate che oggi in Italia la pena per omicidio è di 11 anni. Omicidio, non tentato omicidio. Ma omicidio. Questo è un bell'insegnamento per i nostri figli. È una vergogna", ha detto. La moglie, invece, è rimasta in silenzio, con le lacrime agli occhi.