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Massimo riguardo per l'ospite "venuto dal freddo", donati regali dall'alto valore simbolico e culturale. Nessuna indiscrezione sulla fornitura di armi sofisticate ma visto il clima altamente cordiale e la mole di doni allo "Zar", è lecito immaginare che Modi speri in qualche SU-57 o in qualche batteria di S-400, magari sotto l'albero di Natale
Massimo riguardo per l'ospite "venuto dal freddo", donati regali dall'alto valore simbolico e culturale. Nessuna indiscrezione sulla fornitura di armi sofisticate ma visto il clima altamente cordiale e la mole di doni allo "Zar", è lecito immaginare che Modi speri in qualche SU-57 o in qualche batteria di S-400, magari sotto l'albero di Natale
A giudicare dai regali di alto pregio e di alto valore culturale e simbolico ricevuti da Vladimir Putin dal primo ministro indiano Narendra Modi, la sua missione politico diplomatica in India ha avuto pieno successo.
L'India rappresenta per lo “Zar” un partner indispensabile sia per piazzare il suo petrolio oramai snobbato dall'occidente a causa della guerra contro l'Ucraina, sia perché rappresenta un indispensabile alleato di "statura", insieme alla Cina, che gli permette resistere all'isolamento politico - economico in cui ha relegato la Russia dopo il 2022.
Dal canto loro, gli indiani, vedono in Mosca un alleato naturale che negli scorsi decenni li ha sostenuti nel duplice confronto contro il Pakistan e contro la Cina.
Negli anni dell'URSS, il confronto “a croce” nord-sud contro est-ovest, vedeva appunto contrapposti Mosca e Nuova Delhi a Pechino e Islamabad.
In quegli anni l'URSS forniva all'India sottomarini nucleari d'attacco dismessi anzitempo dalla flotta rossa.
Con la caduta della cortina di ferro prima e dell'URSS subito dopo, la situazione in estremo oriente è totalmente mutata.
Il vecchio dissidio nato nella 2° metà degli anni 50 tra i 2 comunismi, quello sovietico e quello cinese, non trovò più ragione di esistere e Mosca e Pechino si sono sempre più riavvicinate fino a raggiungere “un'amicizia senza limiti”, che non è un'alleanza vera e propria ma ci va molto vicino.
Questo sicuramente non fa sorridere Nuova Delhi che tuttavia fa buon viso a cattivo gioco.
D'altronde, gli scontri di frontiera dovuti alle dispute territoriali sino-indiane, sono cosa recentissima, appena nel marzo 2024 militari di entrambi le fazioni si scontrarono con pietre e bastoni, dal momento che vi sono trattati che impediscono alle truppe schierate su quella zona di frontiera di disporre di armi da fuoco.
L'India dal canto suo non vuol dipendere dagli USA, (con cui dazi a parte comunque detiene buoni rapporti, soprattutto commerciali), vista la vicinanza di quest'ultima al Pakistan, per quanto riguarda armamenti sofisticati. Anche perché questi sarebbero venduti con software depotenziati e con numerosi limiti di impiego.
Ed ecco che Nuova Delhi ha applicato la politica del doppio fornitore, la stessa applicata da molti Paesi che ambiscono ad essere neutrali e indipendenti, per non dipendere da un determinato blocco in caso di crisi.
I sistemi d'arma più sofisticati, ovvero gli aerei, vengono infatti acquistati in parte dalla Russia, in parte dalla Francia, Paese occidentale, ma slegato dall'influenza USA.
Fornire armi sofisticate all'India, è un modo per la Russia di tenerla legata a sé.
Nulla è trapelato a proposito della fornitura di aerei SU-57, dell'ammodernamento degli SU-30 ed SU-35 e della fornitura delle batterie anti aeree S-400 ma, vista la mole di doni altamente simbolici donati da Modi a Putin, tutto lascia presagire che le cose siano andate ottimamente.
Nello specifico, i regali vanno dalla Assam, il tè nero ispirato alla tradizione russa della Srimad Bhagavad Gita, a un set da tè di argento finemente decorato con incisioni di maestri del Bengala occidentale, a un cavallo d'argento lavorato a mano proveniente dal Maharashtra, decorato con raffinati dettagli, simboleggia la la dignità, il valore e la duratura partnership tra India e Russia, fino a una scacchiera con pezzi in marmo proveniente da Agra, caratterizzato da motivi intarsiati, scacchi in pietra a contrasto e motivi floreali, che mettono in risalto dell'intarsio in pietra dell'India settentrionale.
Concludono il set di doni il pregiato zafferano del Kashmir, localmente noto come Kong ed il testo spirituale, parte del Mahabharata, offre la guida di Krishna sul dovere, l'anima e la liberazione spirituale.
A fronte di tali doni, è lecito pensare Nuova Delhi spari di trovare qualche SU-57 sotto l'albero di Natale o nella calza della Befana.