Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Il papà del' World Wide Web: "Ora ci troviamo ad un nuovo bivio, in cui dobbiamo decidere se l'intelligenza artificiale verrà utilizzata per il miglioramento o a scapito della società".
Il papà del' World Wide Web: "Ora ci troviamo ad un nuovo bivio, in cui dobbiamo decidere se l'intelligenza artificiale verrà utilizzata per il miglioramento o a scapito della società".
"Oggi il web non è più libero. Abbiamo imparato dai social media che il potere risiede nei monopoli che controllano e raccolgono dati personali. Non possiamo permettere che accada lo stesso con l'intelligenza artificiale. Abbiamo bisogno di un ente no-profit come il Cern che promuova la ricerca internazionale sull'IA".
A lanciare l'appello, dalle colonne del Guardian, è il papà del World Wide Web e vincitore del premio Turing, Tim Berners-Lee, che al Cern, durante gli anni Novanta, fece nascere la rivoluzione Internet.
"Oggi, guardando la mia invenzione, mi chiedo: il web è ancora libero? No, non tutto - continua il celebre scienziato, che negli ultimi anni ha ideato un sistema chiamato Solid, che permette agli utenti di controllare i propri dati -. Vediamo una manciata di grandi piattaforme che raccolgono i dati privati degli utenti per condividerli con broker commerciali o persino con governi repressivi. Vediamo algoritmi onnipresenti che creano dipendenza per natura e sono dannosi per la salute mentale dei nostri adolescenti.
Scambiare dati personali per usarli non si adatta certo alla mia visione di un web libero. Su molte piattaforme non siamo più i clienti, ma siamo diventati il prodotto", fa notare.
"Da qualche parte tra la mia visione originale del web 1.0 e l'ascesa dei social media come parte del web 2.0, abbiamo imboccato la strada sbagliata - prosegue ancora Berners-Lee -. Ora ci troviamo ad un nuovo bivio, in cui dobbiamo decidere se l'intelligenza artificiale verrà utilizzata per il miglioramento o a scapito della società. Come possiamo imparare dagli errori del passato? Innanzitutto, dobbiamo garantire che i decisori politici non finiscano per giocare la stessa partita decennale di rincorsa ai social media. Il momento di decidere il modello di governance per l'IA è ieri, quindi dobbiamo agire con urgenza", conclude il papà del web.