La denuncia di Bianca Balti: "Senza pillole salvavita, non posso lavorare"

"Di solito non lo faccio, ma ho esaurito la pazienza e il tempo, datevi una mossa". Lega: "L'accesso rapido ai farmaci è un diritto".

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Giovedì 29 Maggio 2025
Roma - 29 mag 2025 (Prima Pagina News)

"Di solito non lo faccio, ma ho esaurito la pazienza e il tempo, datevi una mossa". Lega: "L'accesso rapido ai farmaci è un diritto".

"Sono una paziente oncologica. I farmaci che sto aspettando non sono facoltativi, mi salvano la vita. Ho una carriera, una vita e delle responsabilità".

 E' quanto ha denunciato, su Instagram, la modella Bianca Balti, rivolgendosi contro le case farmaceutiche americane per via della difficoltà a reperire i medicinali con cui si producono i farmaci per il suo tumore ovarico.

Da anni, la modella, nata a Lodi nel 1984, vive a Los Angeles insieme alle sue figlie, Matilde e Mia. Nel post ha taggato due aziende farmaceutiche e di servizi sanitari, la Healthy California e Cvs Pharmacy, invitandole a rispondere più rapidamente alle richieste di farmaci da parte dei pazienti.

"Di solito non lo faccio, ma ho esaurito la pazienza e il tempo - ha aggiunto-. Ho bisogno che vi diate una mossa". "Ho passato ore al telefono e nessuno si assume la responsabilità - ha precisato -. Nessuno se ne occupa. State fallendo proprio quando c'è più bisogno di voi. Ed è inaccettabile".

"Devo viaggiare per lavoro - si è sfogata-, ma non posso farlo in sicurezza senza le pillole che mi state negando".

Balti aveva annunciato la sua malattia nel settembre dello scorso anno, ma nell'ultimo periodo, dopo un'operazione e il completamento della chemioterapia, il tumore era in remissione. Pochi giorni fa, ha festeggiato anche per la ricrescita dei suoi capelli.

"La storia di Bianca Balti è quella di tantissimi pazienti che hanno bisogno di terapie per le quali non esistono valide alternative. La rapidità o meno con cui viene garantito un farmaco può fare la differenza tra la vita e la morte. Nessun paziente può essere sacrificato". Per questo motivo, "abbiamo depositato una proposta di legge sul 'fast track', per studiare un nuovo strumento che possa favorire l'accesso precoce ai medicinali", ha dichiarato la deputata della Lega e capogruppo in Commissione Affari Sociali Simona Loizzo, presidente dell'Intergruppo Parlamentare sulle nuove frontiere terapeutiche nei tumori della mammella.

"Abbiamo letto lo sfogo che la modella Bianca Balti ha affidato ai suoi social, denunciando la mancanza di farmaci salvavita. Parole che condividiamo" e "riteniamo di assoluto buonsenso. Noi - ha aggiunto Loizzo, facendo riferimento alla situazione in Italia - ci siamo sempre interessati a questo problema che purtroppo persiste ancora, nonostante le interrogazioni che abbiamo rivolto al ministero della Salute, per esempio l'ultima sulla triplice combinazione di farmaci che non erano garantiti dal servizio sanitario nazionale".

Grazie alle battaglie e agli interventi di questi ultimi anni, ha concluso la deputata, "molte cose sono cambiate e possiamo dire che qualche passo in avanti è stato fatto. Penso al fatto che il farmaco 'Enhertu' è diventato finalmente prescrivibile per il trattamento del tumore al seno, così come anche il 'Trodelvy' sia oggi rimborsabile, superando limitazioni che impedivano ad alcune pazienti di accedere a questo specifico trattamento".


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