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Capriotti: "Sic Europe prosegue nella sua politica di investimento, di espansione e di rinnovamento della propria flotta".
Capriotti: "Sic Europe prosegue nella sua politica di investimento, di espansione e di rinnovamento della propria flotta".
Prosegue l’investimento di Sic Europe nel made in Italy. L’azienda romana, leader nel settore del trasporto, della logistica e del facility management, ha ritirato ulteriori 400 veicoli commerciali Stellantis prodotti in stabilimenti italiani.
La partnership tra Sic Europe e Stellantis era stata finalizzata lo scorso luglio e prevedeva l’acquisto di 1.200 veicoli commerciali Stellantis, tra Fiat Ducato e mezzi PSA.
Tutti gli automezzi acquistati, per un investimento complessivo di circa 70 milioni di euro, sono stati realizzati negli stabilimenti Stellantis italiani.
“Sic Europe prosegue nella sua politica di investimento, di espansione e di rinnovamento della propria flotta - spiega il Cavalier Claudio Capriotti AD del gruppo Sic Europe - Il compito di una grande azienda non è solo quello di creare ricchezza, ma anche di creare valore sociale.
Sic Europe, come azienda leader nel trasporto, è consapevole delle proprie responsabilità nei confronti dei propri lavoratori e delle loro famiglie, dei propri clienti, ma anche del proprio Paese. È compito delle grandi aziende fare sistema per concorrere allo sviluppo del Paese guardando alla sostenibilità e alla coesione sociale.
Di qui la scelta di investire in automezzi che in un contesto storico complicato dal punto di vista gestionale della logistica dell’ultimo miglio, fa sì che migliori oltre l’efficienza, anche la quotidiana ricerca di performance operative, obbligatorie al raggiungimento di elevati standard”.
“L'auspicio è che sempre più aziende seguano il nostro esempio - prosegue Mattia Cicciarelli Presidente del CdA di FIE SpA (Socio unico di Sic Europe) - Appoggiamo e sosteniamo la policy aziendale volta alla ricerca di metodologie e strumenti con il più alto grado di affidabilità e performance necessarie oggi se si vuole competere ad alti livelli nel nostro settore.
L'investimento sostenuto è certamente importante, perché mira a potenziare il parco mezzi e a migliorare i servizi per la clientela, creando nuova occupazione e conseguentemente sicurezza sociale. Ma lo è ancora di più perché totalmente proiettato sulla manodopera italiana.
Gli autoveicoli acquistati sono tutti prodotti in Italia da una grande multinazionale che rappresenta un vanto per il nostro Paese. E' compito delle grandi aziende far di tutto per attrarre nuovi investimenti e per fare rete affinché le grandi produzioni restino in Italia”.